Il segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, Fioravante Bosco, ha partecipato, questa mattina, alla X giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri edili, organizzata da Federarchitetti di Benevento. L’iniziativa è stata promossa con l’obiettivo di sottolineare la necessità della cultura della sicurezza, sostenuta e condivisa non soltanto dagli addetti ai lavori, ma dall’intera collettività, stante il perdurare del fenomeno delle morti bianche sui luoghi di lavoro e, in particolar modo, sui cantieri edili. Invero, quest’anno lo slogan era Gestione interferenze, ovvero quello di evidenziare dove si insinuano i rischi maggiori degli infortuni sul lavoro ed esaminare l’evoluzione normativa e culturale del settore atta a garantire la sicurezza delle maestranze nei cantieri.
Bosco, nel suo breve intervento, ha sottolineato che: “Pur essendo trascorsi 25 anni dalla prima norma sulla sicurezza (il decreto legislativo n. 626 è del 1994), e 11 dall’emanazione del successivo decreto legislativo n. 81/2018, si continui a parlare di morti bianche nell’ambito dei cantieri di lavoro. L’Italia ha circa 30.000 stazioni appaltanti pubbliche, troppe: ne basterebbero un centinaio e si eviterebbero tanti episodi di corruzione che scaturiscono proprio dalla gestione illecita degli appalti. Nonostante gli interventi della Magistratura e dell’Anac non siamo ancora riusciti a debellare la corruzione, la quale drena risorse importanti che molte volte vengono compensate coi tagli sulla voce relativa alla sicurezza. Informazione ai lavoratori, formazione di tutte le maestranze e uso obbligatorio dei dispositivi di sicurezza individuali sono i punti salienti sui quali insistere, ma vi è bisogno di una cultura ad hoc che parta dal rispetto delle norme imperative in tale campo e dal senso civico di ogni cittadino. La nuova normativa sugli appalti ci ha fatto fare importanti passi in avanti, ma i rischi continuano ad arrivare ancora dai subappalti. Gli addetti ai lavori devono ricordarsi che vi è un dovere supremo a tutelare l’incolumità delle maestranze, a contrastare il lavoro nero, a tenere ordinato il cantiere e a dare il giusto valore ai coordinatori della sicurezza, ai responsabili del servizio di protezione e a rispettare i piani di sicurezza. C’è ancora tanto da lavorare, sapendo che gli incidenti sul lavoro raramente derivano da causalità. Si riesce a prevenirli efficacemente con interventi adeguati solo attraverso una positiva sinergia tra lavoratori, datori di lavoro, istituzioni ed enti. Piuttosto, il recente decreto legge, di cui non si conosce ancora il testo ufficiale, riporta la direzione dei lavori sotto l’ombrello del Contraente generale compromettendo la trasparenza delle prestazioni, essendo contemporaneamente controllore e controllato. Inoltre, non si interviene efficacemente per la riduzione e qualificazione delle stazioni appaltanti, cosa che sarebbe stata buona e giusta!”.