Ricerca, ideali, verità. Un premio ai valori del giornalismo, della comunicazione e dell’informazione, un’occasione unica in cui percorsi diversi sono legati dallo sforzo comune di capire, analizzare e raccontare, con rigore e passione civile, il presente che stiamo attraversando. Nel nome di un ruolo essenziale, quello del giornalista, testimone oculare del quotidiano. Sabato 22 giugno a Sorrento, nell’incantevole cornice di Marina Grande, nomi prestigiosi del mondo della comunicazione nazionale e internazionale riceveranno il premio dedicato alla memoria di uno dei più autorevoli Direttori Generali della Rai.
I vincitori sono stati designati nel corso della riunione della Giuria del “Premio Biagio Agnes” (nella foto), presieduta da Gianni Letta. Tra questi anche l’avellinese Andrea Bassi, giornalista de “Il Messaggero”.
La manifestazione, alla sua XI edizione, si svolgerà come sempre in collaborazione con la Rai e in partnership con Confindustria, riservando ampio spazio alla valorizzazione delle imprese italiane attraverso l’approfondimento di tematiche relative ai processi di sviluppo e crescita economica, sociale e culturale del Paese. Verranno celebrati il giornalismo investigativo fatto di strada e passi, le storie, i reportage coraggiosi in terre di frontiera, i racconti dell’Europa, la capacità di descrivere la quotidianità o di anticiparla in anteprima.
Verrà premiata l’abilità di saper spiegare tematiche complesse e insidiose, la comprensione lungimirante della modernità, l’entusiasmo giovanile, le esplorazioni nella letteratura. Un premio particolarmente significativo è stato assegnato a due grandi storie del giornalismo italiano: i 140 anni del quotidiano romano Il Messaggero e i 90 anni della rivista Domus.
Ad aggiudicarsi il “Premio Giornalismo Sportivo” sarà La Gazzetta dello Sport, nell’anno del decennale della scomparsa del suo mitico direttore Candido Cannavò, ricordandone la passione e lo stile unico e indimenticabile. Il tutto arricchito da uno sguardo internazionale, altra chiave di lettura indispensabile per interpretare la società globale in continua trasformazione.
Ecco i vincitori del “Premio Biagio Agnes 2019”, suddivisi in tredici categorie:
Premio Internazionale: Martin Baron, Direttore Washington Post;
Premio per la Carta Stampata: Lina Palmerini, Il Sole 24 Ore;
Premio Miglior Cronista: Gianni Santucci, Corriere della Sera;
Premio Giornalista d’Inchiesta: Andrea Bassi, Il Messaggero;
Premio Giornalista per l’Europa:
– Antonio Megalizzi (alla memoria), reporter appassionato d’Europa rimasto vittima dell’attentato terroristico di Strasburgo lo scorso dicembre 2018;
– Giovanna Pancheri, corrispondente da New York – Sky TG24;
Premio per la Televisione: Lucia Goracci, corrispondente Rai;
Premio per la Radio: I Lunatici, Rai Radio 2. Autori e conduttori: Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio;
Premio Giornalista Scrittore:
– Per la saggistica: Gennaro Sangiuliano, Direttore Tg2 e autore di saggi tra cui: Putin. Vita di uno Zar; Trump. Vita di un presidente contro tutti; Hillary. Vita e potere in una dynasty americana; Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l’Europa (con Vittorio Feltri);
– Per la narrativa: Giovanni Grasso, con il libro Il caso Kaufmann;
Premio Nuove Frontiere del Giornalismo: Andrea Pontini, AD ilGiornale.it, per la creazione della piattaforma di crowdfunding per i reportage di guerra Gli Occhi della Guerra;
Premio Giornalismo Sportivo: La Gazzetta dello Sport, Direttore Andrea Monti;
Premio Editoria:
– Quotidiana: 140 anni de Il Messaggero;
– Periodica: 90 anni di Domus;
Premio Under 35: Francesco Maesano, Tg1;
Premio Cinema e Fiction: Serena Rossi, per l’interpretazione e il record di ascolti del film “Io sono Mia”, andato in onda in prima serata su Rai1