Inquinamento dei pozzi da tetracloroetilene, ACEA-GESESA per smentire i dati dell’ARPAC utilizza i risultati degli esami fatti da un laboratorio non accreditato e non pubblica invece, quelli di un altro centro di ricerche che ha certificato il superamento della Soglia di Contaminazione.
La società ACEA-GESESA che fornisce acqua a Benevento, per contestare i dati dell’ARPAC sulla presenza di tetracloroetilene nei pozzi di Campo Mazzone e Pezzapiana al limite della soglia di contaminazione (1,1 microgrammi/litro), ha dichiarato di aver verificato con appositi accertamenti che invece, il pericoloso inquinante è presente in quantitativi minimi (0,3 microgrammi/litro).
I dirigenti della società idrica non hanno però pubblicato i documenti per provare le loro clamorose affermazioni e neppure hanno chiarito chi e come ha effettuato i prelievi e quale laboratorio li ha analizzati. A noi risulta, senza dubbi, che il laboratorio è quello della società Tecno Bios srl di Apollosa, lo stesso che effettua gli esami sulla qualità dell’acqua distribuita in città, che però dal 22 marzo 2018 è stato cancellato dall’albo di ACCREDIA, Ente Italiano di Accreditamento che attesta l’affidabilità del servizio.
Possibile che ACEA, colosso della privatizzazione dell’acqua in Italia e proprietaria al 58% di Gesesa, non si sia accorta di tale cancellazione? Possibile che non se ne siano accorti neppure il dott. Luigi Abbate, l’avvocato Francesca Itro e il giornalista Antonio Orafo, membri del Consiglio di Amministrazione della società nominati dal sindaco Mastella a tutela degli interessi dei cittadini ?
Ancora più clamorosa è l’altra notizia. Ci risulta, infatti, che anche un centro di ricerche della provincia di Benevento, regolarmente autorizzato e accreditato, ha effettuato su incarico della GESESA, gli esami sul tetracloroetilene nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzone, accertando il superamento della SOGLIA di CONTAMINAZIONE perché i valori sono ancora più alti di quelli riscontrati dall’ARPAC.
Perché di questi esami la GESESA che si preoccupa di fare educazione ambientale nelle scuole, non ha mai parlato?
I cittadini hanno il diritto di sapere e quindi speriamo che anche la stampa di regime, quella che finora si è solo preoccupata di recitare il “tutto/a/posto”, si decida ad approfondire e verificare le informazioni dettate del potente di turno.
Il presidente – Gabriele Corona