“Finalmente dopo mesi di stallo e dopo il duro lavoro messo in campo dalla rete delle professioni, sulla questione del depuratore è stato raggiunto un primo risultato nella direzione giusta – spiega Mario Ferraro presidente di Ance Benevento. Con la nota del 15 febbraio 2019 il settore Urbanistica del Comune di Benevento ha disposto lo sblocco di sei tipologie di permessi pur lasciando intatto l’obbligo di non aggravare il carico inquinante. Le sei tipologie riguardano: mutamenti di oggetto dell’attività in altre meno inquinanti; cambi di denominazione sociale di attività commerciali, artigianali e industriali; l’esecuzione di lavori all’interno di unità immobiliari residenziali e/o produttive; l’accorpamento di unità immobiliari con o senza l’esecuzione di lavori; l’ampliamento di immobili esistenti ai fini residenziali e/o produttivi; ogni altra attività che non comporti alcun aggravio di carico inquinante o aumento del numero di abitanti equivalenti “AE” scaricati in fogna rispetto alla condizione precedente o ante opera. Questo risultato è stato possibile anche grazie all’importate ed incessante lavoro svolto dalla rete delle professioni. Ricordiamo che la rete delle professioni è costituita da ANCE e Confindustria Benevento, dall’ordine degli Architetti della provincia di Benevento, dall’ordine degli Ingegneri della provincia di Benevento, dal collegio dei Geometri della provincia di Benevento, dall’ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Benevento, dall’ordine dei Geologi della Regione Campania, dall’ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Benevento, dal Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Benevento e Ariano Irpino, dall’Università degli Studi del Sannio. Il blocco delle concessioni edilizie a causa dell’assenza di un depuratore a servizio delle aree cittadine ha creato uno stallo del comparto edile rispetto al quale si è immediatamente mobilitata la rete delle professioni con l’obiettivo di trovare una soluzione volta a garantire la continua operatività delle imprese. Ricordo infatti i vari passaggi realizzati: dapprima l’incontro in prefettura, poi l’interlocuzione continua ed incessante con il Comune di Benevento, la predisposizione di un documento di proposta che ha condotto all’avvio ed alla definizione di possibili soluzioni per lo sblocco del comparto. La prima idea dell’applicazione del microdepuratore era di difficile attuazione e anche l’importante piano volto alla realizzazione di depuratori a servizio della città, pur rappresentando un obiettivo ed un traguardo necessario, richiede troppo tempo. Pertanto la soluzione della sblocco di sei tipologie di permessi appare un importante risultato che consente una boccata di ossigeno e la ripresa dei lavori da parte delle imprese edili. La questione rimane comunque aperta in quanto solo la realizzazione del depuratore potrà realmente rappresentare una soluzione concreata al problema. Già mercoledì abbiamo indetto una riunione operativa con la rete delle professioni al fine di proseguire l’attività intrapresa e predisporre proposte volte a rendere sempre più efficace l’attività amministrativa e nel frattempo a monitorare le azioni messe in campo.”