Tavolo tecnico stamattina all’Arpac sulla questione del tetracloroetilene. La riunione ha in oggetto la stesura di una relazione in risposta alle richieste pervenute in ordine al problema da Comune e Provincia. Una relazione che prevede la verifica capillare della situazione delle falde acquifere perchè, sostiene l’Arpac, esiste una situazione di allarme per la soglia di oscillazione dei dati che è borderline. Arpac ribadisce che i parametri sono nei termini di legge ma pone all’attenzione l’estrema pericolosità cancerogena del teracloroetilene e per questo pone all’attenzione la questione. Anche sulla questione della potabilità Arpac fa una netta distinzione: potabilità da un lato e possibile pericolo ambientale dall’altro dovuto alla presenza della sostanza dall’altro che sono due cose sostanzialmente diverse. In sostanza tertium non datur: per operare una verifica seria occorrerebbe chiudere i pozzi e fare approfondite analisi. Intanto Mastella appare parecchio nervoso. Alla domanda se chiederà maggiore erogazione idrica dal Biferno replica assai sopra le righe