Le scriventi OOSS FiltCgil FitCisl e Uil Trasporti hanno deciso di mettere in chiaro alcuni punti che non collimano tra i proclami della Faisa Confail ai giornali, e quello che invece questo sindacato verbalizza con Eav e nelle riunioni degli iscritti. Ad onor del vero, molte delle “vittorie” che sono state decantate da un po’ di tempo a questa parte sulla stampa locale, sui social e tra i lavoratori, non sono propriamente farina del sacco Faisa!
Cominciando dalla sistemazione dell’orario di servizio, resasi necessaria non solo per le proteste dei pendolari, che a ragione hanno espresso lamentele dopo aver visto modificati gli orari dei treni senza tenere conto delle loro esigenze, ma anche dagli indirizzi dettati dal Gestore Infrastruttura Rfi, e dai carichi di lavoro(oltre che della normativa sui turni) che gravano sui dipendenti. La suddetta sistemazione, quindi, era pressoché obbligatoria per ritornare a stare nelle regole. Questa problematica, ad onor del vero, è stata ampiamente affrontata a dicembre scorso dai sindacati confederali con Eav, con tanto di proposta di orario di servizio, messa a verbale, concordata con i viaggiatori e che facesse rientrare i turni di servizio nelle regole! Il nostro obiettivo però non è una “campagna acquisti” continua, bensì collaborare affinché le problematiche vengano affrontate e possibilmente risolte!
Degli incontri tra Eav ed Rfi intercorsi per risolvere queste questioni eravamo a conoscenza tutti, non solo la Faisa, ma abbiamo avuto il buon gusto di non venderci tali notizie come trofeo per abbindolare i dipendenti facendo credere loro che il turno di servizio sarebbe stato accorciato grazie all’intervento del sindacato; il nostro compito è stato piuttosto quello di leggere le documentazioni e mettere in evidenza i punti critici per cercare soluzioni condivise ed attuabili con Eav.
Lo stesso vale per i trasferimenti dei tre dipendenti da Piedimonte Matese a Bn, che avevano un solo ostacolo: le abilitazioni di altri dipendenti neoassunti che andranno a lavorare sulla tratta Piedimonte Matese-Napoli dalla quale verranno distolti i dipendenti da trasferire a Bn per poterli sostituire, tenendo in piedi anche l’esercizio a Piedimonte Matese.
Vogliamo precisare che nessuno di noi si è mai opposto ne con i fatti ne con le azioni allo spostamento di nessuno di questi dipendenti, perché il diritto dei lavoratori a svolgere la propria mansione in modo sereno, indipendentemente dalla tessera che pagano, è assicurato da FiltCgil FitCisl e Uil Trasporti, che però sanno bene che i trasferimenti non li opera il sindacato ma l’azienda, e conoscono le regole di queste operazioni, e vigilano sulla corretta applicazione delle stesse.
Per quanto riguarda le doppie abilitazioni sulle quali la Faisa si fregia di avere un cavallo di battaglia, precisiamo che aggiungere questa modalità di lavoro è stata una decisione provenuta da Eav, non di certo da loro, e sulla quale il nostro compito non è di certo di vendere chiacchiere ai dipendenti, quanto piuttosto tenere sottocchio l’occupazione e di verificare la corretta e possibile modalità di svolgimento di tali abilitazioni.
Avoglia a cantare vittoria se per aggiungere al profilo del capotreno le mansioni del macchinista non vi sono piani di formazione proposti da eav e validati da ANSFISA! Cosa diversa invece è quella di aggiungere alla qualifica del macchinista le mansioni del capotreno!!! Quest’ultimo percorso, infatti, è già esistente nel sistema delle abilitazioni eav poiché si è reso necessario crearlo allorquando alcuni macchinisti non rispondevano più ai requisiti psicofisici per svolgere il mestiere di macchinista ed eav si è preoccupata di verificare e poi richiedere che potessero essere impiegati come capitreno con tanto di programmi di formazione approvati.
A conclusione di questo ragionamento educato (cosa che non rientra nei modi altrui!)ci sembra a dir poco infantile l’atteggiamento di chi non ha MAI fatto richieste di incontro basate sulla necessità di accendere un focus sulla sicurezza anziché sullo straordinario e sulle elargizioni di prebende, o sui turni in ufficio invece che sui servizi treno, e vogliamo dire che non serve che dopo le riunioni intercorse tra FiltCgil FitCisl e Uil Trasporti ed eav, in merito a queste questioni qualcuno vada poi a mettere la ciliegina sulla torta! È un atteggiamento vecchio e abusato da alcuni iscritti alla Faisa, e sarebbe ora di porvi fine definitivamente.
Ad eav vogliamo dire di fare attenzione a scrivere nei verbali cose che illudono i dipendenti di avere il mondo in pugno, pena poi il rischio che la situazione diventi chiaramente ingestibile al punto da potersi trovare a dover cedere a “richieste” non propriamente giuste per lo svolgimento del servizio.
Dire ai dipendenti quello che si vogliono sentire dire non si chiama di certo onestà intellettuale!