“L’utilizzo indebito di fondi europei va combattuto con tutti gli sforzi possibili e il M5S già da tempo si sta adoperando per neutralizzare tutti gli sprechi” commenta l’eurodeputato e portavoce M5S Piernicola Pedicini. “Nella relazione del gennaio 2019 sulle frodi nella spesa dell’Unione – prosegue l’eurodeputato – la Corte dei conti dell’UE (Cdc) definisce “inadatto” il sistema di arginamento delle frodi. In particolare, l’organismo di controllo contesta alla Commissione europea di non possedere informazioni veramente esaustive sull’entità, la natura e le cause delle truffe al bilancio europeo e che la rendicontazione della Commissione sulle frodi individuate in settori da essa direttamente gestiti non è completa”.
Se ciò non bastasse, si aggiunga che le indagini amministrative condotte dall’OLAF (Ufficio europeo per la lotta antifrode) hanno individuato responsabilità per meno della metà dei casi e hanno portato al recupero di solo un terzo dei fondi indebitamente erogati. “Solo in Italia – rileva Pedicini – nel 2018 su oltre 2,4 miliardi di contributi Ue, la Guardia di Finanza ha riscontrato irregolarità e illeciti per quasi 1,5 miliardi. Quasi sempre si è trattato di casi principalmente legati alla politica agricola comune e alla politica di coesione. La lettura di questi dati rende chiaro che una parte del meccanismo dell’erogazione dei fondi va rivisitato e sottoposto a controlli più rigidi. La Commissione – sollecitata dal M5S – dovrà dirci quali misure intende mettere in atto per evitare che i fondi strutturali vengano sprecati e per fare in modo che riescano nel loro obiettivo, quello di rafforzare la produzione agricola e le politiche di coesione”.
“Altro interrogativo cui la Commissione europea dovrà rispondere – conclude Pedicini – è come intende rafforzare il sistema OLAF di indagine e recupero dei fondi illegittimamente ricevuti da soggetti pubblici o privati. I fondi indebitamente ricevuti costituiscono un danno per tutti i contribuenti europei ed è ora che l’Europa si assuma la responsabilità di vigilare con costanza e serietà sull’utilizzo che se ne fa. E’ ora che l’Europa diventi un organismo rappresentativo dell’efficienza e della legalità, non dello sperpero”.