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Benevento| Ospedale Fatebenefratelli,FP CGIL: anno nuovo problemi vecchi

Benevento| Ospedale Fatebenefratelli,FP CGIL: anno nuovo problemi vecchi

15 Gennaio 2019 | by Anna Liguori
Benevento| Ospedale Fatebenefratelli,FP CGIL: anno nuovo problemi vecchi
Attualità
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“Il nuovo anno lavorativo per l’ Ospedale Fatebenefratelli di Benevento comincia con un dato: 27 mila prestazioni effettuate all’ interno del Pronto Soccorso, a fronte delle 24 mila dell’ anno precedente. Un incremento di 3 mila prestazioni nel 2018, a parità di risorse, sempre scarse, quali le unità infermieristiche, ausiliarie e mediche. Un problema atavico divenuto ormai cronico, considerata la sua strutturalità, basti pensare che gli operatori di pronto soccorso nei notturni, così come nei festivi, sono chiamati a prestare servizio non solo in P.S. ma anche contemporaneamente in sala gessi (ribadiamo: nei notturni e nei festivi)! Questo poiché, diversamente dalle altre turnazioni ove sono previsti 4 o 3 infermieri, nel notturno e festivo gli operatori rimangono solo in due, con gravi ricadute anche sul servizio di triage, poiché spesso una di queste due unità è inviata a supporto anche presso la radiologia, ove è presente un solo tecnico che, in quanto solo, non riesce ad espletare il servizio di radiografia, per cui necessita di personale a sostegno, personale prestato dal pronto soccorso. La reazione a catena prevede, quindi, innanzitutto un malcontento dei pazienti in attesa che, non vedendo operatori in accettazione reagiscono spesso in malo modo, e lo stesso servizio di ingresso dei pazienti, sia a mezzo servizio trasporto in emergenza, sia con mezzo proprio, subisce dei ritardi che implicano una sosta delle ambulanze nei pressi dell’ ingresso, con code di pazienti in attesa e ritardi nello “sbarellamento”, così’ come evidenziato anche da più fronti. Come FP CGIL in più occasioni, oltre a rilevare il problema, che alimenta un continuo malcontento tra i lavoratori, abbiamo anche avanzato qualche ipotesi sulla quale costruire qualche soluzione senza incidere sui costi, come ad esempio istituire un gruppo di operatori reperibili nei momenti di maggiore difficoltà, nonché la presenza fissa di un ausiliario in pronto soccorso, in grado di poter trasportare tra i reparti e i laboratori tutto il materiale necessario. E’ utile comprendere come il lavoro di medici, infermieri e ausiliari sia importante per ognuno di noi, è altrettanto importante quindi, farsi una domanda e darsi una risposta se, alla straordinaria crescita del numero delle prestazioni e dei servizi erogati presso la struttura, non corrisponda un incremento delle unità lavorative assolutamente opportuno, delegando solo a quelle presenti la responsabilità di mantenere sempre alto un servizio che dev’ essere costantemente eccellente per forza di cose, e per il quale non smetteremo mai di essere loro grati nonostante queste gravi difficoltà.”

 

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