Non si placa l’ondata di atti predatori in Valle Caudina: dopo un 2018 contraddistino da furti in sequenza e auto e negozi incidentiati, anche nei primi giorni del nuovo anno il copione sembra non cambiare. L’epidosio di domenica sera a Bucciano, dove una famiglia è stata al centro di una rapina per la seconda volta nel giro di un mese, è solo l’ultimo caso di una problematica per la quale ci si interroga sulle soluzione da adottare. I primi ad intervenire sono i diversi sindaci del comprensorio, cosi come riportato sulle pagine de “Il Mattino”. Consapevoli che lo sforzo fatto dai propri Comuni è quotidiano e costante, i primi cittadini si dividono sulla strada da intraprendere: “un moderno sistema di videosorveglianza che prevede telecamere ad alta definizione colllegate in rete con un database in grado di riconoscere le vetture rubate o già utilizzate in altri colpi” è il progetto di Alessandro Crisci, sindaco di Durazzano che, però, deve fare i conti con l’assenza di fondi. Nel 2018 nessun finanziamento per la Provincia di Benevento per i progetti relativi ai sistemi di videosorveglianza da parte del Ministero dell’Interno nel Patto per la Sicurezza. Videosorveglianza necessaria anche per il sindaco di Arpaia, Pasquale Fucci, anche in virtù della posizione strategica del paese caudino. Più diretta e immediata, invece è la soluzione per Carmine Valentino, sindaco di Sant’Agata de Goti: potenziare le forza dell’ordine fornendo loro piu’ mezzi e uomini. Esercito ? Un’ipotesi da non considerare per nessuno dei tre sindaci: a sostenere questa tesi è, invece il sindaco di Bonea, Giampietro Roviezzo. L’esercito, ad oggi, la soluzione migliore da adottare.