Ad Avellino scoppia la polemica del Natale che prende corpo su due questioni scatenanti: i divieti alla mobilità e i ritardi nell’organizzazione degli eventi.
Su questo filone, e di fronte alla concreta possibilità di una nuova ordinanza antismog che blocchi il traffico nel centro città anche tra Natale e Capodanno, la Confcommercio Imprese per l’Italia auspica l’individuazione di soluzioni idonee che non danneggino ulteriormente il comparto del commercio e le attività produttive locali in genere. Con una nota del presidente Giulio De Angelis, l’associazione dei commercianti avellinesi esprime la sua posizione volta anche ad evitare meccanismi di concorrenza sleale tra gli esercenti del capoluogo e quelli dei comuni limitrofi.
Ma non è tutto. De Angelis tira in ballo anche le iniziative natalizie per le quali, dice “bisogna purtroppo riconoscere che a tutt’oggi non c’è alcuna traccia concreta”. Poi, replicando a chi ha accusato la Confcommercio di aver tenuto un profilo basso sul cartello, afferma: “Dal mese di ottobre abbiamo avuto colloqui ed incontri con l’ex assessore al ramo Maura Sarno che aveva dato massima garanzia tanto rispetto alla disponibilità di risorse economiche, quanto alle modalità procedurali di affidamento. Pertanto non riteniamo di avere alcuna responsabilità circa i ritardi ed i danni che si sono venuti a creare. Stesse considerazioni valgono per la Camera di Commercio di Avellino che non si è interessata all’organizzazione ed al supporto delle iniziative natalizie in quanto il Presidente La Stella aveva avuto le medesime garanzie. Dunque, ben vengano proposte ed iniziative da parte di chi vuole contribuire al dibattito ed alla crescita della città a patto però che non siano strumentali ed a carattere propagandistico”.