Dieci anni di “pacchi alla Camorra”. Libera festeggia il decennale presso la slas parrocchioale dell’Addolorata e non è affatto un caso che ci si sia riuniti proprio li. Addolorata è il Rione Libertà, la rive gauche uscendo dalla città, il quartiere più a rischio della città dove c’è una camorra magari in tono miniore risoetto ad altre realtà più efferate ma di certo non statica. “Le istituzioni sono qui”, ha detto il rferente di Libera Martino, “fanno sentire la loro presenza ma l’impegno contro il malaffare e l’illegalità camorrista nonm deve conoscere soste, no va mai in ferie”. Martino ha parlato di primavera della legalità prendedno spunto dal savrificio dio gendete conme Dion Peppe Diana, Aldo Iermano, Raffaele Delcogliano, il sindaco di Pagani Torre.
Ha ribadito il concetto base che chi scende a compromessi con i mafiosi è a sua volta mafioso e quio ha fatto riferimento alle sale slot ma anche al coraggio di chi non ha voluto quegli oggetti di morte nei propri locali. E poi i beni confiscati alla camorra. Qui a Benevento l’ex cementificio Ciotta, per cui tanto reo tempo si volse. L’urgenza e l’imopegno delle istituzioni è quello di riportarlo nellpalveo della legalità e della pubblica utilità e in questo forte e presente è il monito del Pocuratore della Repubblica Policastro che in più occasioni ha richiamato le istituzioni locali, Ciomune in testa a fare per intero il suo dovere.