(alca) – Se anche i vigili urbani affermano, naturalmente a microfoni spenti, che hanno difficoltà a comprendere i termini e le limitazioni dell’ordinanza anti-smog e a farla rispettare, vuol dire che sulla questione c’è davvero bisogno di fare molta chiarezza. Al terzo provvedimento consecutivo, peraltro emesso senza neanche revocare i precedenti che, quindi, in realtà sarebbero tutti vigenti, l’amministrazione comunale di Avellino, infatti, ha definitivamente confuso cittadini e automobilisti. Sul provvedimento del blocco dei veicoli nel centro cittadino non c’è una data di entrata in vigore, non è specificato il funzionamento delle targhe alterne in base ai giorni e se l’esenzione per gli over 65 è totale o sempre in base al modello del mezzo guidato. Senza contare che, al di là della riduzione delle misure di restrizione, c’è sempre la spada di Damocle degli sforamenti consecutivi che fermerebbe nuovamente i Diesel Euro 4 e i Benzina Euro 3, eliminando la mezza concessione dei giorni pari e dispari.
Insomma, come alcuni altri atti ufficiali di questa amministrazione, anche l’ordinanza anti-smog non pare ben calibrata e, soprattutto, necessita di una revisione per chiarire alcuni punti, magari partendo dai dubbi sollevati dagli stessi giornalisti al sindaco Ciampi che sembra dare per scontato anche le precisazioni non presenti nell’atto. Meglio ancora sarebbe confrontarsi proprio con gli agenti della Polizia Municipale e con il comandante Arvonio. Probabilmente, in questo modo si potrebbe arrivare ad una stesura chiara e definitiva dei limiti e dei divieti di un’ordinanza al momento non del tutto comprensibile. Anche perché, al momento, appare impossibile poter far rispettare delle prescrizioni interpretabili e ancor di più poter farlo elevando contravvenzioni che sarebbero immediatamente contestate.
