“A seguito dell’osservazione formulata dalla Commissione VIII del Senato (Trasporti) in sede di parere dell’aggiornamento del Contratto di Programma redatto da Rete Ferroviaria Italiana, col quale si è rimessa alla stessa la scelta di valutare la fattibilità tecnica ed economica della variante di Grottaminarda, lungo la tratta Napoli-Bari, ieri c’è stata una precisazione formale da parte di RFI che ha rettificato la cifra di 1,6 miliardi inizialmente attribuitagli da parte della relativa Commissione. Nel documento inviatoci da RFU, risulta che il costo del 1° lotto Apice-Hirpinia ammonta a 923 milioni di euro, contro i 1.392 milioni del 2° lotto Hirpinia-Orsara, la cui progettazione definitiva si è conclusa nel settembre 2018. Nel sottolineare le diseconomie derivanti dalla scelta di privilegiare un collegamento diretto tra Apice ed Orsara, s’evidenzia l’importanza di realizzare la stazione intermedia Hirpinia, prevista dalla Legge 164/2014, in virtù di un approfondito studio trasportistico e di un’accurata analisi costi/benefici. Rfi ha inoltre puntualizzato l’importanza strategica che riveste il territorio in oggetto, una realtà in via di industrializzazione a servizio di importanti insediamenti produttivi e dinamici, come quelli della Valle Ufita, inclusa fra le Zone Economiche Speciali della regione Campania. Alla luce di quanto confermato nel documento ricevuto da Rete Ferroviaria Italiana, non possiamo che esprimere soddisfazione innanzi ad una grande opportunità offerta al territorio campano”.