Mattinata di protesta per il Comitato Civico “Rispetto e Tutela del Territorio” che insieme ai cittadini, ai sindaci dei comuni dell’Alto Tammaro, le delegazioni di CGIL Molise e Campania, hanno percorso la strada statale 87, in un lungo corteo per dire “no” alla realizzazione dell’impianto di compostaggio nell’area PIP di Sassinoro. “Dopo la manifestazione dell’aprile scorso non è cambiato nulla”,sostiene Nicola Zacchino, Presidente del Comitato Civico. “Noi stiamo chiedendo alla Regione Campania di rivedere l’autorizzazione che ha dato all’azienda New Vision. Chiediamo una sospensione dell’autorizzazione per verificare meglio la situazione.E’ l’intero territorio che lo sta chiedendo, dalla Provincia di Benevento alla Chiesa, i comuni della Valle del Tammaro e della provincia di Campobasso e la Regione Molise. Chiediamo alla Regione Campania che l’autorizzazione a procedere della New Vision venga rivista. Se dalle verifiche dovesse emergere la bontà dell’autorizzazione va bene, ma noi siamo convinti del contrario e che ci siano tante anomalie, non a caso c’è anche la Procura che sta entrando nel merito della questione.” Afferma Zacchino. “Dall’ultima manifestazione che abbiamo fatto ad aprile, abbiamo raccolto solo la solidarietà da parte delle istituzioni, ma purtroppo la Regione Campania resta sorda ai nostri appelli” conclude il Presidente del Comitato.
La New Vision intanto dirama un comunicato, dove si dice favorevole al confronto sostenendo di non avere nulla da nascondere, ma sottolinea anche la mancata richiesta di dialogo,” Nessun politico, nessun esponente delle istituzioni e nessun giornalista, si è ancora presentato da noi per mettere il naso nei documenti che da mesi abbiamo messo a disposizione. Non ci stancheremo mai di ribadire, come già fatto in tantissime altre circostanze, di essere disponibili al dialogo ed al confronto. Ma a questo punto iniziamo a pensare che chi manovra la protesta non ha alcun interesse a raccontare la verità dei fatti. Evidentemente il confronto fa paura ai capipopolo impegnati ad accrescere la loro notorietà nelle manifestazioni di piazza cavalcando la rabbia che fomentano senza sosta.” Si legge nella nota. Intanto dopo aver ascoltato e dato voce alle richieste del Comitato Civico di Sassinoro, attraverso i nostri microfoni,onorando il diritto di replica, abbiamo sentito in una intervista telefonica il Dott. Michele Genovese, della New Vision, che ha ribadito l’onestà con cui si sta portando avanti il progetto dell’impianto. ” Sono un Chirurgo e soprattutto un nonno, ho dei nipoti e so cosa significa avere a cuore la salute dei bambini, questo per rispondere alle accuse, che mi vogliono quale portatore di malattie alle persone e avvelenamento del territorio sannita. La nostra azienda è stata controllata e stiamo agendo con serenità, invito chiunque a verificare la bontà dell’impianto. Ci hanno chiamato camorristi, ci hanno detto che l’impianto inquina e ci stanno trattando come se fossimo in guerra, la struttura stessa è assediata giorno e notte.Siamo persone perbene, non ci nascondiamo, anzi siamo qui per chiarire ogni dubbio”. Così ai microfoni di LabTv il Dott. Genovese.
Le parti restano comunque su fronti divisi, in attesa dell’8 gennaio, giornata in cui il Tar si pronuncerà.