Dopo mesi di proteste, incontri, consigli provinciali e dibattiti sul sito di compostaggio che sta sorgendo a Sassinoro i titolari dell’azienda che si occuperà della struttura non ci stanno e replicano alle accuse mosse da chi si batte da mesi per scongiurare la realizzazione del sito. Ciò che temono i cittadini è il pericolo di inquinamento delle acque intorno all’ex segheria che sarà adibita al trattamento della frazione umida. I vertici della New Vision considerano il clamore mediatico creato intorno alla vicenda eccessivo considerando che il sito tratterà una quantità limitata di umido nemmeno necessaria a coprire il fabbisogno della città di Benevento, inoltre paventano che alla base della protesta ci sia solo una strumentalizzazione politica. Dopo gli esposti dei mesi scorsi il progetto è stato attenzionato da diversi soggetti ma al momento non sono emerse criticità tali da impedirne la realizzazione e novembre la struttura dovrebbe cominciare a funzionare. I comitati vorrebbero un incontro con l’azienda a condizione che la new vision sia pronta a fare un passo indietro qualora dovessero emergere delle criticità dagli studi prodotti e dal dibattito. Insomma, le parti restano distanti. Da un lato i cittadini che domani scenderanno ancora in strada per dire no al compost e dall’altro l’azienda che si sente assediata e che considera i gazebo di protesta che da mesi campeggiano fuori l’impianto un presidio di guerra.
