Ottobre e novembre sono i mesi che in agricoltura sono dedicati alla raccolta delle olive, un comparto su cui si fonda buona parte dell’economia delle aziende campane. Ma se in un primo momento la raccolta si preannunciava promettente, le condizioni meteo ballerine di questo ultimo periodo hanno inficiato le prospettive degli agricoltori. Prima le piogge violente, poi il repentino ritorno del caldo, poi i temporali e il vento e ancora il caldo umido di queste settimane, stanno mettendo in ginocchio i coltivatori.A confermare gli effetti di una “cattiva annata” è anche la Coldiretti Campania in seguito al sopralluogo dell’ Aprol, l’organizzazione dei produttori olivicoli regionali. Gli uliveti che hanno subìto meno danni sono quelli della fascia costiera,mentre le coltivazioni dell’entroterra come nel Sannio sono stati mortoriati dal forte vento che ha spazzato via i frutti dagli alberi. Con il caldo umido è arrivata anche la mosca, che ha dapo poco scampo ai frutti, guastandoli. La Coldiretti in questo caso consiglia una raccolta anticipata. Per i consumatori la Coldiretti consiglia di prestare attenzione alle etichette,o magari di acquistare l’olio direttamente dai produttori che solitamente fanno assaggiare il prodotto prima di acquistarlo. Un olio extravergine di oliva di buona qualità lo si riconosce dal profumo, deve possedere sentori fruttati, vegetali e al gusto deve presentare il tipico sentore piccante/amaro.
