Trenta giorni di stop per le auto inquinanti nelle strade del centro cittadino. Stamane la firma dell’ordinanza da parte del sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi, che ricalca in pieno quella del suo predecessore Paolo Foti. La decisione è arrivata dopo che le centraline dell’Arpac hanno registrato il 29esimo sforamento delle polveri sottili dei 35 massimi consentiti. E, per di più, in considerazione del fatto che, statisticamente, è quello appena iniziato il periodo dell’anno più critico per via della riaccensione degli impianti di riscaldamento per via dell’abbassamento delle temperature.
Si parte lunedì 22 ottobre. Dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 non potranno circolare i veicoli a benzina rientranti nelle categorie Euro 0-1-2, e diesel Euro 0-1-2-3.
Restano escluse l’Autostrada A16, la Strada Statale 7bis, Via Don Giovanni Festa, la Bonatti, la SP 165, Via Pianodardine, Via Francesco Tedesco sino all’altezza dell’incrocio semaforico con Via Fratelli Troncone, Viale Italia fino alla rotatoria, il tratto di SP 70 tra le due rotatorie, Via Perrottelli, Via Raffaele Aversa, Via Morelli e Silvati e Via Antonio Annarumma.
Nella stessa ordinanza, poi, si fa divieto di mantenere acceso il motore per gli autobus in stazionamento e tutti gli altri veicoli in sosta. I primi possono essere accesi 5 minuti prima della partenza, gli altri vanno spenti entro tre minuti dalla sosta. Infine si riducono a un massimo di 8, dal primo novembre, le ore giornaliere di attivazione dei riscaldamenti.
Per gli automobilisti sorpresi a circolare con auto non autorizzate le multe vanno da 163 a 658 euro. Mentre per quelli trovati con il motore acceso le sanzioni vanno da 216 a 432 euro.