“Il fermo di un camion in cui erano ammassati, in barba a qualsiasi tipo di misura di sicurezza, 12 lavoratori svela anche qui da noi l’esistenza di un sistema di caporalato che non solo lucra sulla giornata lavorativa e sfrutta le persone, ma facendole viaggiare come merci o carne da macello ne mette a rischio la vita.
Il fermo avvenuto ieri mostra a tutti quale sia la condizione di tanti lavoratori nella nostra provincia, una condizione inumana sia sul piano dello sfruttamento ma anche su quello del trasporto che, con mezzi inadeguati e fatiscenti, mette a repentaglio vite umane. Anche nel nostro territorio i lavoratori agricoli si spaccano la schiena nella terra per paghe risibili.
La tutela dei lavoratori di qualsiasi colore e la rivendicazione dei loro diritti negati in ogni parte del paese dovrebbero essere le priorità di chi governa. Nel decreto sicurezza emesso di recente dal Governo eppure non si parla di sicurezza sul lavoro, di sicurezza dei territori contro le mafie che lucrano sul caporalato e sullo sfruttamento del lavoro si continua invece, in perfetta linea al governo precedente, con la guerra ai poveri e ai migranti cui vengono negate misure come la protezione umanitaria. Tale misura non risolverà alcuna emergenza anzi non farà altro che generare ulteriore emergenza, caos e clandestinità che sarà ancor piú esposta al rischio di sfruttamento da parte della malavita organizzata. ”