In merito alla circolare n° 11001/123/111 -Ordine e sicurezza pubblica–, emanata dal Ministero dell’Interno ed indirizzata (anche) alla Prefettura di Benevento ed avente ad oggetto “Occupazione arbitraria di immobili. Inidirizzi”, vale la pena di sollecitare alcune considerazioni concernenti l’ applicazione delle previsioni contemplate dall’art. 11 del D.L. 14/2017. Ed infatti, la suddetta norma tende ad assicurare da un lato, “il ripristino della legalità ed il contrasto al fenomeno delle occupazioni abusive degli immobili comunali” e, dall’altro, la “tutela delle famiglie in situazioni di disagio economico o sociale”.Nello specifico, la circolare del Ministero dell’Interno dispone, innanzitutto, il censimento finalizzato alla possibile identificazione degli occupanti e delle composizioni dei nuclei familiari, con particolare riguardo alla presenza, all’interno degli stessi, di minori o altre persone in condizioni di fragilità, oltre alla verifica della situazione reddituale e della condizione di irregolarità di accesso e permanenza sul territorio nazionale. Successivamente ai predetti accertamenti, la circolare di che trattasi prevede che: “qualora si abbia fondato motivo di ritenere che i soggetti in condizioni di fragilità interessati dall’esecuzione delle sgombero sarebbero privi della possibilità di soddisfare, autonomamente o attraverso il sussidio dei loro parenti, le prioritarie esigenze conseguenti alla loro condizione, i servizi sociali dei comuni dovranno attivare gli specifici interventi. Per tutti gli altri occupanti che non si trovano in condizioni di fragilità, invece, potrà essere ritenuto sufficiente l’assunzione di forme più generale di assistenza come ad esempio la collocazione degli occupanti in strutture provvisorie di accoglienza in attesa di soluzioni alloggiative alternative”. Tutto ciò in ragione della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, atteso che l’occupazione abusiva non lede i soli interessi della parte proprietaria, ma lede anche il generale interesse dei consociati alla convivenza ordinata e pacifica e assume un’inequivoca valenza eversiva. Quindi, terminato il censimento dei vari nuclei familiari occupanti gli immobili comunali, ai sensi dell’art. 11 del decreto-legge n. 14/17, con l’ausilio della forza pubblica, si dovrà procedere all’esecuzione dei provvedimenti di sgombero emanati in virtù di una scala di priorità che tenga conto della “tutela delle famiglie in situazioni di disagio economico o sociale”. Ora vi è che, senza alcun dubbio occorre riportare alla legalità l’assegnazione degli alloggi di proprietà del Comune, ma la conseguenza naturale di un intervento di forza per lo sgombero degli immobili comunali causerebbe una situazione di “disordine sociale”, atteso che coloro che verrebbero privati di un tetto sotto il quale vivere non avrebbero alcuna concreta possibilità di riorganizzare una esistenza che possa definirsi dignitosa. Nè il Comune di Benevento – vieppiù in questo particolare momento storico – è in grado di intervenire per tamponare l’emergenza che ne deriverebbe, attraverso l’allocazione degli sgomberati in alloggi temporanei, stante la mancanza di strutture in uso all’Ente ove sistemare le predette persone. Ed allora, condividendo il necessario e preliminare “censimento” -ad opera del Comune- di tutti coloro che occupano sine titulo i beni comunali, va al contempo evidenziato che eventuali azioni di forza (in primis nei confronti di quei “furbetti” che hanno palesemente falsificato atti e/o si sono introdotti negli alloggi pubblici senza averne affatto la necessità) dovranno essere rimandate solo allorquando saranno precisamente rilevati i dati di tutti gli occupanti gli immobili comunali e lo Stato provvederà ad attuare idonei aiuti agli Enti periferici. Ad ogni buon conto, prima di adottare ogni e qualsivoglia provvedimento nei confronti di concittadini che vivono in condizioni disagiate, sarebbe auspicabile -oltrechè moralmente doveroso ed opportuno- preoccuparsi di avviare azioni vigorose innanzitutto nei confronti di coloro che occupano strutture pubbliche, traendone utili economici, senza il rispetto delle convenzioni e delle norme con conseguente grave nocumento per le casse comunali!