Alla luce delle dimissioni dell’amministratore Unico della Samte Fabio Solano avvertiamo nuovamente la necessità di lanciare un allarme in merito all’ acuirsi della situazione dello stir di Casalduni e della stessa società.
La questione a questo punto non solo ci preoccupa, ma diventa veramente drammatica. Senza un punto di riferimento diventa impensabile qualsiasi strategia per by-passare questo momento di criticità. C’è bisogno di tempestività e competenze che riescano in tempi brevissimi a dirimere una complessa situazione su più fronti. Vanno prese delle decisioni, non solo per i 54 dipendenti e le loro famiglie, ma per il bene comune dell’intero territorio. Ci aspettavamo un atto di responsabilità da parte dei sindaci e dell’intera classe politica, speravamo che si andasse al di là degli interessi di parte e finalmente si decidesse per la comunità, con un vento nuovo, più intento a costruire che a demolire. Invece, l’irresponsabilità istituzionale dimostrata fin qui aiuta solo ad alimentare l’antico gioco dell’eterna campagna elettorale. La fp cgil ritiene doveroso ribadire che l’ impianto stir di Casalduni è estremamente necessario per questo territorio; è di prioritaria importanza procedere al più presto a rimuovere il materiale combusto, fare le dovute gt indagini di staticità per il capannone della recezione dei rifiuti e quelle ovviamente prescritte dalla magistratura. Immediatamente dopo, però, si dovranno avviare i lavori di ristrutturazione, il cui avvio, ricordiamo ancora una volta, era previsto per il 3 settembre u.s.. Ricordiamo a tutti che i lavori di ristrutturazione erano stati appaltati a seguito di regolare gara, dopo il finanziamento della regione Campania, resi opportuni per rendere l’impianto più efficiente e funzionale. Rivendichiamo il lavoro svolto dal sindacato confederale, circa due anni fa, nei confronti dell’Onorevole Bonavitacola, per ottenere questo finanziamento. Oggi riteniamo un grave errore non ripristinare l’impianto di Casalduni; un danno che l’intera collettività, a breve avvertirà e non solo sull’aspetto economico, che di per sé è già rilevante, ma per l’efficienza del servizio stesso, e per lo stesso Ato, che perderebbe una porzione di attivita’ cruciale del ciclo integrato dei rifiuti. Riteniamo inoltre che, l’operatività dello stir, in quanto impianto pubblico, sia stato anche importante presidio di legalità, e garanzia di serietà del processo di lavorazione, in un settore seriamente infiltrato; questo gli conferisce un valore aggiunto. Non ci stancheremo mai di sostenere che per una corretta gestione integrata dei rifiuti è importante programmare, pianificare e attuare il servizio con la presenza indispensabile di una rete efficiente ed efficace di impianti sul territorio e di una discarica di servizio. Inoltre, onde evitare preoccupazioni e timori tra la popolazione, è opportuno attuare dei controlli accurati, da parte di commissioni composte da esperti e da comuni cittadini che, congiuntamente, possano verificare periodicamente i siti e gli impianti, a tutela dei cittadini e del territorio. Riteniamo dunque possibile, un ritorno a breve, di una gestione regolare delle attività, auspicando che la politica riesca ad essere seria e credibile, e lasci il campo a tecnici esperti e motivati in grado di fare gli interessi di tutta la comunità in un settore delicato da gestire. Avvertiamo la responsabilità di dover chiedere all’Amministratore Unico della Samte di ripensarci e di tornare al timone prima che la nave affondi irrimediabilmente, nella consapevolezza che la problematica della gestione dei rifiuti non appartiene alla destra o alla sinistra, ma è tema di civiltà che investe l’intera comunità.
RSU FP CGIL Samte Il Coord. Prov.le Ig. Amb.le FP CGIL Il Segretario Prov.le FP CGIL BN
Nicolino De Cicco Antonio Tizzani Giannaserena Franzè