Il De La Salle non chiude, anzi, raddoppia. La prestigiosa scuola beneventana supera un periodo di crisi, forse il peggiore della sua storia, e si tringe intorno al proprio corpo docenti, sagacemente convinto a più di un sacrificio per salvare il proprio posto di lavoro. La Curia è lontana e con essa le grasse prebende di un tempo, ragione per la quale è questo il momento di riorganizzarsi e di trovare nuova linfa per le sfide del futuro. Nuovo il “menagement” con la prof.ssa Buonaguro, Coordinatrice Didattica, Don Donato D’Agostino, Gestore dell’Istituto, l’Avvocato Varricchio presidente del Consiglio d’Istituto. Una ristrutturazione interna inevitabile ma Don Donato fa professione di serenità
Resurrexit e non de profundis, tengono a precisare dal De La Salle ma intanto per raggiungere la resurrezione si è preferito accordarsin in via seoparata con l’Ugl escludendo le altre sigle sindacali. Sigle che non avrebbero sottoscritto accordi che passano attraverso i tagli degli stipendi e un generale ridimensionamento delle funzioni. Ma almeno per 0ggi spazio alla festa e all’emozione con i bimbi festosi e con Mastella che come Odisseo torna alla sua Itaca. Il volo della mongolfiera sembra avere portato in aere tutti i problemi e le dietrologie di una vicenda tutta beneventana e non delle più chiare
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