Dal gennaio 2013, l’ASL di Benevento aderiva al progetto GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) promosso dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In una efficace locandina illustrativa del dedicato servizio pubblico di assistenza si leggeva: “Quando il gioco non è più un gioco diventa una patologia, è una forma di dipendenza: chi ne è coinvolto ha bisogno di aiuto.”
Fin dall’inizio della presente consiliatura, il Movimento Cinque Stelle ha sollevato l’attenzione sull’esigenza di prevenire la ludopatia nella nostra città, per le sue devastanti conseguenze sul piano economico, sociale e della salute psico-fisica dei giocatori compulsivi e delle loro famiglie .
Le richieste del M5S si sono affiancate nel tempo ad attenti soggetti del mondo cattolico e della società civile, dalla Caritas a Libera, che si sono attivati per tenere desta l’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni sui dati sempre più allarmanti di un fenomeno che mina la già fragile economia delle famiglie: oltre 150 milioni di euro giocati nel Sannio nel solo primo semestre 2017, con una spesa pro capite di 646 euro registrata a Benevento.
Sono trascorsi oltre due anni dall’insediamento della Giunta Mastella, ma nessun atto di governo cittadino ha cercato di porre un argine concreto ad un fenomeno che, al contrario, a livello nazionale, ha registrato l’approvazione della legge 9 agosto 2018, n. 96, con l’importante introduzione del divieto assoluto per la pubblicità di giochi e scommesse, ivi incluse le sponsorizzazioni e le forme di pubblicità indiretta.
Recentemente, tenuto conto di precedenti pareri della Corte Costituzionale e di tribunali amministrativi regionali, il Consiglio di Stato ha respinto, con sentenza del 3 maggio 2018, il ricorso presentato da una sala bingo contro Federconsumatori, Codacons, altre associazioni ed il Comune di Napoli, in cui si chiedeva la riforma della sentenza del Tar Campania n.1567/2017 che non aveva annullato la delibera del Consiglio comunale di Napoli con cui era stato approvato il regolamento delle sale da gioco.
La V sezione del CdS ha rigettato l’appello presentato dalla predetta società, sottolineando, tra l’altro, che “l’ esigenza di contemperare la prevenzione delle ludopatie con la salvaguardia delle relative attività in questo campo già in essere non può essere di impedimento – o di deroga – per l’ applicazione generalizzata della disciplina regolamentare a tutela della salute a prescindere dalle vicende future dell’ esercizio commerciale interessato.”
Al riguardo, il Codacons ha inviato alle Procure della Repubblica d’Italia una denuncia penale per istigazione al gioco d’azzardo contro sindaci e questori che permettono “aperture di sale slot senza nessun controllo né limiti orari, con evidente danno per la salute collettiva”.
Il Movimento Cinque Stelle, preoccupato per le dimensioni che rischia di assumere il fenomeno della ludopatia nel Sannio in assenza di una disciplina del settore, dopo aver avanzato reiterate richieste, senza esito, di regolamentazione della materia, ha ufficialmente presentato, unitamente ad una sintesi delle sentenze più recenti in materia, una bozza di “Regolamento sale da gioco e giochi leciti”, sollecitandone il rapido esame nella Commissione competente, per la successiva ed urgente proposizione in Consiglio Comunale.
Le Consigliere del M5S al Comune di Benevento
Anna Maria Mollica Marianna Farese