Comunichiamo con viva soddisfazione l’adesione al Coordinamento e alla manifestazione del 15 settembre “NO al biodigestore, SI al Greco di Tufo” della “Confederazione Nazionale Artigiani-C.N.A.” Avellino , della “Confederazione Italiana Agricoltori-C.I.A.” Avellino e della “Coldiretti” Avellino, storiche organizzazioni di categoria presenti sull’intero territorio irpino.
Questo importante sostegno rafforza ancora di più la credibilità e il senso di una battaglia di civiltà che in questa provincia sta realizzando un vasto cartello unitario che rappresenta l’Irpinia responsabile e laboriosa e che sta conducendo una leale campagna di opposizione alla realizzazione del biodigestore nel comune di Chianche basata su queste semplici e chiare posizioni:
- siamo per il rispetto della provincializzazione del ciclo dei rifiuti ma anche per una sua attuazione che tenga conto delle esigenze e della partecipazione degli enti locali e delle comunità territoriali a partire dalla fase di avvio di tale processo anche se avremmo preferito alla politica dei mega impianti industriali quella del compostaggio di comunità o di prossimità territoriale più corrispondente alle caratteristiche delle aree rurali interne ;
- non si tratta di un rifiuto campanilistico bensì di far prevalere il principio che ha ispirato le normative in materia che prevedono la localizzazione di questi impianti in specifiche aree industriali o produttive attrezzate e collocate nelle vicinanze degli svincoli degli assi viari di scorrimento veloce che comporterebbero, tra l’altro, un enorme risparmio rispetto ai costi di costruzione, di esproprio e di manutenzione impiantistica nonché una preziosa opera di salvaguardi agro-ambientale;
- la decisione del Comune di Chianche è stata realizzata attraverso il solo atto monocratico del Sindaco senza convocare il Consiglio comunale, tantomeno informando la popolazione locale e sottraendo ai comuni, agli organismi istituzionali limitrofi e agli operatori economici della filiera vitivinicola qualsiasi ruolo consultivo;
- la località è l’esatto contrario di quanto previsto dalle leggi regionali in materia e dallo stesso Avviso pubblico di partecipazione in quanto trovasi a circa 20 km dal casello autostradale di “Avellino Est”, addirittura nel mezzo di due passaggi a livello della tratta ferroviaria “Avellino-Benevento”;
- il percorso previsto per i compattatori si snoda nei centri abitati di piccoli comuni e attraverso una viabilità già di per se’ insufficiente e precaria per nulla idonea a sostenere un appesantimento di un traffico di tale portata.
- la collocazione è effettuata in un’area P.I.P. di fatti inesistente e insufficiente e nel cuore dei vigneti di pregio della D.O.C.G del “Greco di Tufo” , minando seriamente il brend delle rinomate uve, apportando un serio rischio economico e di credibilità all’intera filiera produttiva dell’areale.
Per queste ragioni il Coordinamento, nel mentre ci si è resi disponibili a un confronto al “tavolo” isitituzionale regionale competente, ha deciso di promuovere per la mattina del 15 settembre una manifestazione con l’ausilio di mezzi agricoli che partirà dalla frazione Arcella di Montefredane e si concluderà, dopo aver attraversato i comuni di Pratola Serra e di Tufo, nell’area P.I.P. del “Ponte dei Santi” di Altavilla Irpina, rispetto alla quale è già iniziata una grande mobilitazione .
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