“Il tentativo di sgombero di ieri mattina ai danni del ragazzo trentaseienne di Santa Maria degli Angeli, in seguito ad un atto di decadenza firmato dal dirigente al Patrimonio del Comune di Bewnevento per una morosità maturata neu confronti dell’ente, risulta essere un mero atto di giustizia sommaria che non tiene conto dell’estrema condizione di indigenza e marginalità in cui versa lo stesso.
Giuseppe è una persona indigente senza famiglia e senza alcun tipo di assistenza, una persona che non ha mai fatto del male a nessuno se non quello di regalare un po’ di allegria alla Benevento bene del centro storico e dei turisti.
Ecco i primi effetti del governo del “cambiamento” in perfetta sintonia con il piano casa del governo Pd e con le direttive di Minniti: punire i poveri, fare la caccia ai disperati. Giuseppe necessita del sostegno dei Servizi Sociali ed il Comune dovrebbe preoccuparsi di come seguire questa persona anziché firmare atti di decadenza all’unica certezza che aveva: la casa.
Si fa la guerra a chi non può difendersi.
La circolare sugli sgomberi a difesa della proprietà privata emessa dal Ministero dell’Interno, a cui seguirà nella mattinata di oggi un comitato di ordine e sicurezza in Prefettura, è un atto di pura infamia poiché non esiste un piano nazionale per il diritto alla casa che prevedesse la nuova costruzione di case popolari e di recupero del patrimonio sfitto. Solo il 3% del patrimonio abitativo nazionale è di edilizia residenziale pubblica contro il 20% della media europea.
Il governo del “cambiamento”, come ha fatto il Pd in passato, non ha inserito il diritto all’abitare tra le priorità del paese, ma inserito gli sgomberi tra di esse, un governo che ha paura di colpire gli interessi degli speculatori immobiliari ma che invece colpisce soltanto i poveri che non hanno niente, scatenando una guerra fra poveri sempre più atroce.
Il Comune di Benevento con il Settore dei Servizi Sociali hanno oggi il dovere di mediare provando ad impedire lo sgombero coatto delle persone in situazioni di estrema indigenza, che non avrebbero altre alternative se non la strada o le case famiglia.
L’Asia Usb si prepara alla mobilitazione in difesa delle famiglie che si trovano in condizioni di indigenza contro una scelta scellerata operata dal Ministero dell’Interno per contro di questo Governo che ritiene prioritaria, in nome della legalità, la guerra ai poveri e non invece alla corruzione, alle mafie, alla speculazione, alla povertà.”