A pochi giorni dal suono della campanella l’anno scolastico a Benevento comincia nell’incertezza. Il problema principale è rappresentato dallo stato di salute dei plessi vetusti nella maggior parte dei casi e quasi tutti incompleti in termini di documentazioni che attesti la vulnerabilità sismica delle scuole dentro le quali tra pochi giorni alunni e docenti accederanno. I dirigenti sono a lavoro per dare garanzie ai genitori come avviene nell’istituto Mazzini di Piazza Risorgimento dove sono in corso verifiche con tecnici comunali, ingegneri e dirigenti dell’ufficio scolastico.
Ma le scuole italiane, in generale, necessiterebbero di manutenzione straordinaria e verifiche. Di fronte ai rischi per la vita degli studenti, il primo cittadino Clemente Mastella aveva paventato la possibilità di una chiusura a tempo indeterminato degli edifici. Uno scenario non escluso dalla dirigente sannita, che tuttavia pur ammettendo la necessità di verifiche strutturali delle scuole, spiega che al momento non c’è da allarmarsi.
Come se non bastasse, però, a Benevento l’inizio dell’anno scolastico è segnato anche dalla vicenda mensa. Il Consiglio di Stato si è pronunciato in merito alla possibilità di scelta da parte dei genitori se usufruire della refezione o meno. Questo, però, apre ad ulteriori problemi con bambini che andrebbero separati creando una situazione paradossale…da un lato alunni che mangiano pasti preparati in mensa, dall’altro quelli che si portano il cibo da casa
