(alca) – Si è insediato al Comune di Avellino il commissario ad acta sul bilancio nominato dal prefetto, Mario Tommassini, che ha avuto un lungo incontro interlocutorio con il sindaco Vincenzo Ciampi, l’assessore Gianluca Forgione e il dirigente dell’Area Finanziaria, Gianluigi Marotta. Il funzionario di governo dovrà procedere alla rielaborazione del consuntivo 2017, dopo che quello dell’amministrazione Foti è stato bocciato dai revisori dei conti. Il documento dovrà essere approvato in giunta e poi portato in consiglio comunale dove il mancato assenso determinerebbe lo scioglimento dell’assise e il commissariamento dell’ente.
Sul rendiconto avuto in eredità, l’esecutivo 5 Stelle parla di buchi, fatture non saldate e accantonamenti mancati a fondi, oltre ai rilievi dei revisori. “Abbiamo cominciato a prendere visione delle problematiche – dice Tommassini – mentre una ricostruzione basata sui suggerimenti del collegio dei revisori è stata già avviata. Ora bisognerà fare gli opportuni approfondimenti su alcune partite di bilancio. L’obiettivo, una volta chiarita l’attività da mettere in piedi, è concludere entro i termini. Scadenza che confido di rispettare. In questa fase non possiamo parlare di dissesto o pre-dissesto, è troppo presto. Da un punto di vista tecnico, i nostri riferimenti sono dati dalla relazione del Mef e dai rilievi dei revisori. Ma le problematiche sollevate non sono proprie del Comune di Avellino, si presentano in maniera ricorrente nei bilanci degli enti locali”.
Fin qui il commissario. Ma il suo insediamento era stato preceduto da un post al veleno di Ciampi che ha sollevato ulteriori polemiche: “Dobbiamo debellare anni di marcio nella nostra città – aveva scritto il sindaco su facebook – Anni in cui maggioranza e opposizione hanno banchettato alle spalle dei cittadini. Insieme alla mia squadra ho messo le mani nel bilancio del PD e di Foti che aveva ricevuto il parere negativo dei revisori. Insomma un bilancio nella migliore delle ipotesi sbagliato, nella peggiore falso. Il commissario ad acta metterà le mani nel fango e certificherà l’inizio dell’Operazione Verità che è stata sempre il nostro primo punto nella campagna elettorale…La nostra intenzione è di far venire fuori tutte le magagne. Senza guardare in faccia a nessuno…”.
Tommassini avrà 30 giorni per venire a capo dei conti di Palazzo di Città: il count down è già partito.