A meno di un mese dalla ripresa delle atrtività scolastiche la situazione legata al futuro prossimo venturo dell’istituto De La Salle continua a far registrare una preoccupante fase di stallo. Nulla trapela dalla segrete stanze curiali che però hanno già fatto sapere che la situazione finanziaria è allo stremo delle forze ed urge una manovra di alleggerimento poderosa. Da Viale Atlantici si era dato per certo, con eccessiva frettolosità, che la situazione legata ai docenti ed a ìl loro futuro sarebbe stata sotto controllo con il benestare dei sindacati. Che dal canto loro, da quelli di più stretta vicinanza clericale a quelli più distanti hanno sempre smentito ogni tipo di coinvolgimento. Nel luglio scorso dall’istituto c’era stata una proposta di incontro cui tutti i sindacati hanno replicato con una richiesta di moratoria in attesa di avere in loro possesso tutte le informazioni del caso. Da quel momento sull’intera questione è calato ancora una volta il silenzio. Cgil e Cisl fanno sapere di non avere più ricevuto alcuna richiesta di incontro. La Gilda, confermando l’assoluto blackout delle relazioni, è perentoria: “siamo disponibili a discutere in presenza delle carte ma se il De La Salle ha intenzione di procedere coi tagli sappia che noi non avalleremo alcuna manovra tesa a questo obiettivo”. Parole assai chiare all’interno di una vicenda che sin dall’inizio si è contraddistinta per opacità e tendenziosità a partire dal curioso comunicato stampa del 10 giugno scorso nel quale la scuola cattolica rendeva nota la conclusione di un accordo “definito e formalizzato tra docenti e sindacati finalizzato a tenere aperte le porte della scuola”. Accordo smentito da tutte le sigle sindacali.