(alca) – Salta definitivamente il Ferragosto avellinese, peraltro ormai già fuori tempo massimo, dopo i ripetuti slittamenti dei concerti annunciati e ritirati per ben 3 volte. La decisione è stata presa questa mattina dalla giunta comunale. La manifestazione e la doppia esibizione dei cantanti erano state presentate il 31 luglio dagli assessori agli Eventi e alla Cultura, rispettivamente Maura Sarno e Michela Mancusi; poi avevano subito un primo stop il 7 agosto successivo, quando la performance del 13 agosto di Clementino, troppo prossima rispetto a quella di Ron prevista per il 16, era stata già messa in discussione per l’assenza dei tempi tecnici. A quel punto, il programma era abbondantemente saltato almeno nella sua originale definizione. In seguito, due giorni dopo, la mancata approvazione in consiglio della variazione di bilancio per l’assegnazione dei fondi ad hoc al Ferragosto aveva spinto l’amministrazione ad affidarsi a due associazioni, Aca e Invasioni, alle quali aveva concesso il patrocinio per l’organizzazione dei due appuntamenti e stanziato 15mila euro, prelevandoli dal capitolo sulla sicurezza stradale. Un passaggio quest’ultimo che ha suscitato molte polemiche, tanto da far rinunciare all’Associazione Commercianti Avellinesi, e al suo presidente, Filippo Fasulo, candidato con il M5S alle recenti comunali, al sostegno finanziario. Senza riscontri, poi, anche il lancio del “Ferragosto Partecipato”, con tanto di Iban su PayPal cercando di raccogliere un po’ di soldi dagli stessi cittadini che sono passati dalla promessa di una festa articolata, che sarebbe dovuta restare negli annali del capoluogo irpino, ad un completo nulla di fatto. Senza dimenticare il siparietto delle vele con i manifesti raffiguranti gli 8 consiglieri comunali che avevano votato in aula la pregiudiziale sulla illegittimità dell’atto di variazione proposto dai 5 Stelle.
Questa mattina, infine, la decisione dell’esecutivo. “Troppe polemiche – si legge in testa alla nota inviata dall’amministrazione Ciampi – rinunciamo al ferragosto per non alimentare ulteriori tensioni e divisioni in città. Abbiamo fatto tutto il possibile, ora ci concentriamo sugli eventi autunnali e invernali”. Speriamo con una migliore sorte.
Ecco il testo della lettera aperta alla città del sindaco e della sua giunta.
“Non vogliamo e non possiamo far vivere la città di Avellino in un perenne clima di scontro. Non possiamo più consentire che anche l’organizzazione di una festa, diventi motivo di lotta e di astio, cosa che purtroppo si sta regolarmente verificando. Siamo in un momento delicato per tante ragioni, siamo ancora affranti dal dolore per quello che è successo a Genova ed il clima di sospetti e di piccole ripicche, francamente, cozza non poco con tutto questo. Per questo motivo e per amore della città, oggi diciamo basta. Diciamo basta al Ferragosto, noi ci fermiamo qui, abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre facoltà. Ci adopereremo, da subito, per l’organizzazione di eventi autunnali ed invernali che possano richiamare gente ad Avellino: eventi per i quali, ovviamente, chiediamo la partecipazione di tutti. Ringraziamo, nel frattempo, Clementino e la sua agenzia per la disponibilità dimostrata sin dal primo momento e per l’apertura che ha avuto nei confronti della città”. Ad affermarlo è il sindaco di Avellino.
“Qualcuno – prosegue Vincenzo Ciampi – dice che la verità sia rivoluzionaria. Ebbene, per amore della verità, dobbiamo dire che oggi prevale un grande senso di sconforto. Polemiche su polemiche, scontri su scontri per qualsiasi cosa. In questo clima di perenne lotta, ci sembra quasi scontato fermarci e rinunciare a tutto, per non alimentare nuovi scontri, nuovi odi, nuove diatribe, anche perché la città è francamente stanca. La città ha bisogno di risposte concrete, dobbiamo adoperarci per fornire queste risposte. Da oggi ci rimbocchiamo le maniche su altro. Ci è stato impedito, in un modo o nell’altro, di celebrare il Ferragosto. Allora andiamo avanti, guardiamo oltre. Come detto, ci adopereremo, da subito, per organizzare eventi autunnali ed invernali che possano richiamare gente ad Avellino. Perché, e questo è bene sottolinearlo, per noi il Ferragosto non era un capriccio. Organizzarlo come lo avevamo pensato, seppur in pochissimo tempo, era sì rispetto delle tradizioni ma anche un tentativo di rilanciare l’asfittico commercio avellinese”. “Noi per il Ferragosto, lo vogliamo ricordare, ci siamo messi prontamente all’opera ed abbiamo innanzitutto scoperto che la vecchia amministrazione non aveva previsto nessuna spesa per la festa più importante della città. Cosa dire a tal proposito? Una svista, una dimenticanza, un cattivo modo di amministrare oppure una chiara e sciagurata strategia politica per metterci in difficoltà? Optiamo per ognuna di queste cose e, per dirla tutta, è stato francamente triste questo comportamento, che la dice lunga su come il centro-sinistra abbia inteso governare le istituzioni cittadine”. “Ma non basta. Un altro “regalo” fatto alla città dalla vecchia amministrazione era stato quello di appostare fondi per l’organizzazione di un solo evento. Soltanto dopo aver contattato gli organizzatori del “Laceno d’Oro”, disponibili a rinunciare ai fondi della Regione Campania, abbiamo potuto lavorare per organizzare il Ferragosto. Innanzitutto, abbiamo fatto richiesta di ulteriori 50.000 euro alla Regione Campania rispetto all’assegnazione iniziale di 100mila euro, richiesta che ci è stata subito accordata. Con una somma disponibile di 150mila euro, visti i tempi ristretti, abbiamo cominciato a contattare artisti di caratura nazionale per sondare le loro disponibilità. In pochi giorni, siamo riusciti ad “opzionare” due ottimi cantanti: Clementino e Ron. Ma per far sì che l’evento potesse andare in porto, serviva una variazione di bilancio che non comportava nessun aggravio per il Comune. Abbiamo deciso di portare la variazione in consiglio comunale e non in giunta, così come previsto dalle norme. Anche perché, nella variazione proposta, c’erano altri importanti provvedimenti, come ad esempio quelli per la sicurezza delle scuole. Qualcuno, però, per il semplice gusto di mettere in difficoltà il Movimento Cinque Stelle e senza nessun rispetto per la città ed i cittadini, ha sollevato una pregiudiziale. L’approvazione della pregiudiziale da parte di 8 consiglieri comunali, con l’astensione degli altri, ha fatto sì che il consiglio non si sia potuto pronunciare nel merito della variazione. Così il Ferragosto è saltato, almeno quello che inizialmente avevamo pensato”.
“Ci siamo quindi subito prodigati per organizzare un “Ferragosto partecipato”, aprendo una sottoscrizione per ricevere versamenti spontanei da parte dei cittadini. Nel frattempo, abbiamo contattato tutte le associazioni presenti sul territorio. Dalle Pro Loco ad Irpinia Mood. Di certo non siamo andati a guardare il colore politico: il nostro esclusivo interesse è stato, ed è, quello di fare qualcosa per la città. Due le associazioni che ci hanno dato la disponibilità: Aca, Associazione Commercianti Avellino, e “Invasioni”. Anche la Confesercenti è stata contattata. In più, la giunta ed i parlamentari del Movimento Cinque Stelle hanno messo a disposizione delle proprie quote. Volevamo utilizzare – per organizzare un’intera giornata dedicata alla sicurezza stradale a Borgo Ferrovia (avremmo preso contatti con la Polizia di Stato, la Polizia Stradale, i vigili del Fuoco, i vigili urbani) che si chiudesse con un concerto dei gruppi musicali locali – fondi ad hoc, fondi che sono stati utilizzati anche gli altri anni per concerti ed eventi similari. Quest’anno, però, stranamente, ci sono state sollevate diverse obiezioni e, quindi, abbiamo deciso di non intaccare quei fondi. Strano, no, che proprio quest’anno questi fondi non si siano potuti utilizzare? Certamente verificheremo se eravamo noi nel torto oppure se è stato sbagliato utilizzarli negli anni precedenti. Ora, non ci resta che voltare pagina. Non ci sentiamo sconfitti, perché abbiamo fatto tutto il possibile per regalare alla città eventi in sintonia con il periodo estivo. Noi siamo a posto con la nostra coscienza e i cittadini lo sanno bene. Continueremo a lavorare per il bene della città, tenendo tutti costantemente informati”.
Nel frattempo, le casette montate lungo corso Vittorio Emanuele dovranno essere smontate al più presto. La Polizia Municipale, infatti, le ha multate e ne ha ordinato l’immediata rimozione.