Con un piede nel baratro di una possibile crisi rifiuti in piena estate. La morosità dei comuni è storia vecchia, tenuta in sordina per la onnipresente e soffocante preponderanza delle ragioni politiche su quelle della sana e corretta amministrazione. Alla fine chi ne paga le conseguenze è sempre e solo il cittadino che si ritrova i cumuli di immondizia fino al collo e i lavoratori che sono costretti a minacciare il blocco dello stir di Casalduni per reclamare un diritto sacrosanto che è quello ad essere pagati. Sono sette i milioni che Samte avanza dai comuni, tutti o quasi morosi, i maggiori e i più piccoli della provincia e nei confronti dei quali la Rocca ha già provveduto ad inviare i decreti ingiuntivi. Ricci è però dialogante al di la della decisione di forzare la mano.
I lavoratori, subito dopo ferragosto saranno ricevuti dal Prefetto Cappetta. Al neoprefetto diranno le stesse coase che hanno riferito a Ricci: in mancanza di certezze e della corresponsione degli stipendi incroceranno le braccia e il rischio dell’interruzione del ciclo dei rifiuti, a quel punto sarà automatico.