Non si placano le polemiche dopo l’assemblea dell’Alto Calore e le operazioni di voto che, in stretta cronologia, hanno prima rigettato la proposta di rinvio, poi approvato il piano di risanamento della partecipata e, infine, eletto ad amministratore unico Michelangelo Ciarcia, presidente del Collegio Sindacale dimessosi dall’incarico precedente pochi minuti prima, subentrato all’uscente Lello De Stefano.
Proprio in relazione al primo voto, preceduto dalla consegna di una mozione di rinvio da parte del sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi, andato via subito dopo, registriamo la dura presa di posizione del capogruppo consiliare “La svolta inizia da te”, Dino Preziosi, che afferma: «È una questione politica di grande rilevanza il fatto che il sindaco di Avellino chieda il rinvio dell’assemblea dei soci dell’Alto Calore, cosa che avrebbe ottenuto per effetto del voto ponderale, se fosse rimasto, ma poi se ne va. C’è da domandarsi se sia il frutto di mancata conoscenza del ruolo e del funzionamento amministrativo o di un accordo politico con il Pd che si va palesando».
«Tra l’altro – continua Preziosi – dopo che il Movimento Cinque Stelle attraverso il deputato del Carlo Sibilia ha presentato in Procura una corposa documentazione, tesa a denunciare la mala gestione dell’ente di Corso Europa, anche se non ci è dato sapere se alla conferenza stampa e agli annunci social sia seguita una denuncia formale agli organi inquirenti e quale ne sia l’esito».
