Al termine di una riunione a dir poco incandescente l’assemblea dei sindaci dell’Alto Calore approva il piano di risanamento illustrato dal professore Stefano Pozzoli, docente universitario ed esperto in partecipate, ed elegge Michelangelo Ciarcia al ruolo di amministratore unico della spa di corso Europa. Un passaggio politico, quest’ultimo, preparato nei giorni scorsi e condiviso da una larga fetta del Pd. La stessa che aveva sostenuto l’ex tesoriere del partito e, ormai, ex presidente del Collegio Sindacale dell’Acs, al congresso provinciale. A testimoniarlo la presenza in riunione dell’onorevole Umberto Del Basso De Caro, attaccato durante l’assise dal sindaco di Summonte, Pasquale Giuditta.
Dunque, ok al piano di salvataggio nonostante il tentativo di rinvio e al successore di Lello De Stefano che lascia, insieme al suo cda, dopo 5 anni di gestione. Per Ciarcia un mandato pieno di tre anni, gli stessi della pianificazione che tra finanziamenti regionali, pre pensionamenti e risparmio su varie voci di costo, si propone di rimettere in equilibrio i conti dell’azienda del servizio idrico irpino-sannita, sempre più vicina al default a causa della sua mole debitoria.
Ma saranno sufficienti tre anni? Secondo Ciarcia sono solo l’inizio di un percorso.