“Il dirigente Verdicchio nella sua stizzita risposta alla vertenza delle famiglie utenti del Centro Sociale Polifunzionale per Disabili “E’ più bello insieme”, private dei voucher per la frequenza del Centro dal primo maggio 2018, confonde, come spesso gli capita in questi mesi, il ruolo tecnico con il ruolo politico, arrivando questa volta addirittura a diffamare la Cooperativa La Solidarietà che avrebbe la colpa di aver posto sotto la luce dei riflettori prima l’interruzione del servizio poi addirittura la chiusura annunciata dal nuovo dirigente ai servizi sociali .
A questo punto meglio proseguire con ordine e chiedere a Verdicchio, ed al Sindaco, di spiegare alcuni punti oscuri della vicenda, alle famiglie ed all’opinione pubblica .
1) Il dirigente Verdicchio ha sospeso il funzionamento del Centro Sociale Polifunzionale per Disabili “ad horas” con una nota del 28 maggio sulla base di una nota dei NAS. La Cooperativa Sociale La Solidarietà ha inviato tempestivamente, il 29 maggio, una nota tramite PEC al Dirigente per evidenziare l’evidente “abbaglio”, visto che nessuna chiusura era stata intimata dai NAS. Il 29 giugno, quando finalmente il dirigente ha preso nota delle normative vigenti in materia di rapporto tra numero utenti e numero di bagni, il Settore Servizi Sociali invia provvedimento di ritiro della sospensione del funzionamento del Centro. La campagna #chiudetecitutti ha quindi raggiunto il risultato più immediato: far evidenziare l’assoluta illegittimità della sospensione. Ovviamente il provvedimento di ritiro della sospensione non include alcuna formula di scuse ad un Centro sospeso in modo repentino ed ingiustificato. (note in allegato). E’ vero o non è vero Dirigente Verdicchio che la sospensione è stata ritirata solo grazie ad un chiarimento normativo del rapporto tra numero di bagni e numero di utenti?
2) Procedura di Revoca dell’autorizzazione al funzionamento del CSP. Il dirigente Verdicchio, nel perdurare della sospensione poi verificatasi illegittima, con grande solerzia avvia una procedura di revoca dell’autorizzazione il 12 giugno 2018, adducendo due motivazioni: le criticità strutturali (poi rivelatesi inesistenti) e la mancanza del “titulo” di godimento del bene ai sensi dell’art.5 regolamento regionale n.04/2014. Peccato che il titolo c’è ed è già stato ritenuto valido dallo stesso Ambito B1 con il provvedimento n.86386 del 23/10/2014. Oggi Verdicchio ritiene a suo insindacabile arbitrio che quel titulo non sia sufficiente. Parliamo del protocollo di intesa del 30/10/2007 (in allegato), che non ha scadenza e non prevede canoni e fu considerato dalla commissione Ambito B1 deputata al rilascio delle autorizzazioni al funzionamento un titolo valido ai sensi dell’articolo 6 lettera d) del Regolamento Regionale n.04/2014. (in allegato). Perchè oggi quel titolo non sarebbe valido?
3) Debito di 40.000,00 euro. Nel tavolo di lavoro convocato dal Sindaco Mastella, alla presenza dei dirigenti del Patrimonio e dei Servizi Sociali e dell’Avvocatura del Comune, erano presenti il direttore Caritas, don Nicola De Blasio ed Angelo Moretti, coordinatore Caritas, insieme a Gabriella Debora Giorgione, consulente per la comunicazione. La Cooperativa Sociale La Solidarietà non era presente ed ha da sempre e per iscritto contestato il suddetto debito per via di una serie di scambi epistolari che certificano abbondantemente l’esistenza di un sinallagma tra fitto e prestazioni gratuite rese ai disabili oltre il sistema dei voucher. Don Nicola De Blasio ha creduto in buona fede che risolta la vertenza dei canoni arretrati, pur contravvenendo alla posizione espressa della Cooperativa, il CSP avrebbe ripreso il suo normale funzionamento ed ha lanciato la proposta di accollarsi lui il debito. In quella sede nessuno ha riferito a Don Nicola De Blasio che il normale funzionamento non sarebbe stato comunque ripristinato perchè alle famiglie non sarebbero stati distribuiti i voucher. E’ vero o non è vero dirigente?
4) Alle famiglie che avevano letto sui giornali la notizia circa la normale riapertura del CSP è stato detto che i voucher non sarebbero arrivati prima di ottobre o gennaio 2019 e che il Centro dovevano pagarselo loro. Le famiglie il 3 luglio scorso con viva preoccupazione hanno scritto un’accorata lettera al Dirigente, al Sindaco ed all’Assessore ai Servizi Sociali, senza ricevere alcuna risposta in merito. Cosa devono fare i genitori se non marciare per farsi ascoltare? A nessuna delle lettere inviate dai genitori c’è mai stata una risposta scritta del Dirigente, solo un incontro organizzato insieme dall’ex Assessore Maio e da Moretti. E’ vero o non è vero Verdicchio che non ha mai risposto a nessuna delle tre lettera firmate dai genitori da febbraio a luglio? (ultima lettera in allegato)
5) Servizio Essenziale. E’ vero o non è vero che anche il servizio trasporto disabili ai Centri Riabilitativi non è un servizio essenziale, eppure viene regolarmente fornito con un atto di indirizzo politico della giunta che ha autorizzato il dirigente Verdicchio ad affidare in modo diretto il servizio al CMR?
6) Sindaco Mastella, il servizio CSP costa all’AMBITO B1, con fondi di ambito e non comunali, cento mila euro l’anno per 25 persone, comprensivo di trasporto e vitto, lo sa che è uno dei servizi più economici per la qualità di vita delle persone disabili che la Sua amministrazione ha la fortuna di offrire alle persone disabili? Il solo servizio trasporto disabili ai Centri Riabilitativi è costato fino al 2017 110 mila euro per 7 persone, che godevano appunto del solo trasporto.
Rispetto alle affermazioni calunniose contenute nella nota del Verdicchio, oltre a doverne rispondere in sede penale, dovrebbe risponderne anche alle famiglie, che andrebbero ad horas tutelate da un Centro che ne strumentalizza il bisogno.
Venga a trovarci, stia con noi una settimana intera, potremmo risolvere con una stretta di mano e ricevere le sue scuse senza doverci vedere in Tribunale.
Il centro E’ più bello insieme ha 17 anni di vita,la città intera è pienamente consapevole di ciò che il Centro ha raggiunto in questi anni e non saranno certo le sue affermazioni a gettare fango su una storia di impegno civile di così lunga e trasparente vita.