Una mattinata difficile per la città di Benevento, che ha visto sfilare non operai e studenti, ma una marcia pacifica e silenziosa e densa di significati; quella del centro polivalente “E’ più bello insieme”. Genitori con figli disabili e volontari sono partiti dal centro di via Firenze al Rione Libertà alla volta della sede dei servizi sociali del comune per dire no alla chiusura del centro del Rione Libertà. Come si ricorderà il il 29 maggio scorso il comune chiese la sospensione del servizio per i ragazzi a causa delle irregolarità che avrebbero riscontrato i carabinieri del Nas in un’ispezione nei locali del centro. Palazzo Mosti ha posto anche la condizione del pagamento di circa 42 mila euro per l’affitto dei locali che dal 2015 l’amministrazione ritiene di non aver incassato. Una vicenda intricata sulla quale aleggia il sospetto che sulla pelle dei disabili si consumino altre battaglie che vedono contrapposti cooperative sociali e comune di Benevento. Una manifestazione certamente inedita e che pone in risallo la disperazione e l’angoscia delle famiglie e di chi si occupa dle centro, a cui è chiesto di pagarsi per intero le spese per il sostentamento dei figli.
La replica del comune è affidata alla Dottoressa Villanacci, dirigente servizi sociali, che si è limitata a ribadire le posizioni assunte dal comune e sottolineate anche dal dirigente Verdicchio. Il dito è puntato contro i ritardi presunti della Regione Campania nella copertura finanziaria dell’anno 2018.
Una giornata interlocutoria che non dipana i dubbi e le perplessità sul futuro della struttura, che rimarrà aperta ma senza erogare servizi alle famiglie dei disabili. Una storia fatta di mezze verità e di interessi intrecciati le cui uniche vittime sono i disabili, che hanno sfilato oggi attraverso le strade della città.