Dopo tante peripezie legate alle autorizzazioni in fatto di agibilità, la struttura che dovrà ospitare lo Sprar di contrada San Chirico si avvia all’apertura.Forse. Si perchè nonostante tutto sia in linea con le autorizzazioni, pare che ad ostacolare l’apertura della struttura per migranti sia adesso la gente che abita la contrada. L’edificio in questione è una ex conigliera, poi trasformata in palestra.Ripercorrendo la storia dello stabile in questione si passa da un condono edlizio all’altro, in cui si avvicenda anche il Centro d’accoglienza Damasco, al quale la Prefettura revoca l’autorizzazione concessa per ospitare migranti, perchè non era stato perfezionato il condono.Il 15 febbraio 2018 in prossimità della gara per lo Sprar da parte della Cooperativa Esculapio,il proprietario della ex conigliera, presenta una SCIA di agibilità sospesa più di una volta.Lo scorso 9 luglio, l’epilogo della intrecciata vicenda burocratica,con la conferma della validità della SCIA di agibilità corredata da una integrazione di certificati catastali e della sanatoria concessa nel luglio dello scorso anno. La gara per l’affidamento della gestione dello Sprar è stata affidata in via temporanea alla Cooperativa Sociale Esculapio di Marano, intenzionata ad occupare la struttura di contrada San Chirico per ospitare dei migranti. Il problema però resta, si perchè nonostante sia tutto in regola, ad opporsi stavolta è la gente del posto, circa 40 residenti, che hanno sottoscritto un esposto indirizzato a Salvini e alla Procura della Repubblica. Intanto si attende il rilascio ufficiale dell’agibilità prevista per questa settimana.