Quella della Soget è senza dubbio un’altra delle pagine assai poco ortodosse si questo primo biennio mastelliano. Dopo quasi due anni di precariato e dopo che la commissione mista ha proceduto con estrema e deprecabile lentezza si è addivenuto alla conclusione che Soget non sia nelle condizioni di assicurare il servizio che pire ha amministrato negli ultimi anni, da ottobre del 2015, gestendo un patrimonio di una decina di milioni di euro, denari pubblici si intende. Un caso emblematico di gran confusione nel quale nessuno sa bene che pesci prendere e per la verità dalle parti di Palazzo Mosti in pochi hanno davvero avuto in mano il polso della situazione. Ora subentra la ditta Andreani dopo la presentazione dell’offerta anomala della società con base tecnica a Pescara.
Altrabenevento, che sulla questione gettò il sasso nello stagno della indifferenza collettiva, attraverso Gabriele Corona chiede che si faccia finalmente chiarezza. “Abbiamo segnalato numerose violazioni tra mancati versamenti al comune per quasi l’intero anno 2017; incassi su un conto corrente non controllato dal comune; riscossioni per tributi antecedenti al dissesto senza l’autorizzazione della commissione liquidatrice ; provvedimenti giudiziari in diverse città tanto da compromettere i requisiti per la gestione del servizio”. Corona lamenta e non è il solo, una mancanza di comunicazione con l’Amministrazione. Tra Segretario comunale, Assessore alle Finanze e financo il Sindaco si brancola quasi nel buio. Fu il solo Parente che ammise di avere dovuto insistere con la Commissione per sollecitarne un’azione qual si voglia ma che fosse definitiva.
“Intanto la soget continuerà ad incassare soldi dei contribuenti beneventani anche con pignoramenti ad ignari pensionati senza notificare, invece atti esecutivi a noti imprenditori/politici beneventani evasori per migliaia di euro, sostiene Corona. Una vicenda che fa riflettere ed alla quale si dovrebbe mettere la parola fine in tempi ora brevissimi.