La questione rifiuti sul territorio regionale vede delle evoluzioni sul piano gestionale. La Regione Campania avrà più poteri straordinari per la realizzazione degli impianti di smaltimento,lo stabilisce il Consiglio regionale che ha approvato le misura nella legge per la semplificazione. “Vogliamo collaborare con i Comuni, non passarci sopra a carrarmato”.Ha commentato il Governatore Vincenzo De Luca.
La Regione inoltre, su questo tipo di interventi,convoca gli enti interessati in conferenze di servizio, dando ai Comuni la facoltà di motivare i dissensi in più fasi.In pratica la cosa funziona così: se dopo 60 giorni non si trova una soluzione condivisa, i progetti definiti «strategici» vengono esaminati dalla Giunta regionale che può a questo punto anche approvare il progetto, spiegando le motivazioni. Grande attenzione è rivolta alla realizzazione degli impianti di compostaggio che riguardano il trattamento della frazione umida dei rifiuti , secondo il patto per la Campania sono previsti 250 milioni.
Questi impianti sono necessari per dimostrare all’Unione Europea che la Campania si adopera per evitare altre crisi, lavorando per eliminare la multa da 120 mila euro al giorno, pagata attualmente a causa delle crisi degli anni passati. Dopo lo stop agli inceneritori, che avrebbero anche costi proibitivi di 300 mila euro,il Consiglio Europeo ha chiesto alla Regione un piano rifiuti basato su tre elementi: La raccolta differenziata al 60%, la bonifica delle discariche e la realizzazione degli impianti di compostaggio.” Le bonifiche delle 59 discariche termineranno entro l’anno” annuncia De Luca, che lascia aperto lo scenario degli impianti di compostaggio, ancora sotto l’occhio critico dei cittadini e molti amministratori.”Dopo il no agli inceneritori, sugli impianti di compostaggio se c’è da fare qualche forzatura, la faremo” commenta De Luca.