Dinanzi a Palazzo Mosti le famiglie, sopra l’incontro al vertice tra Caritas e Comune. Don Nicola è arrivato al Comune mascherando la tensione. Poi ll faccia a faccia cui erano presentri anche i burocrati e il resto dei vertici Caritas, Moretti e Giorgione fra tutti. Alla fine il summit ha prodotto il suo scopo: il centro per disabili del Rione Libertà non chiuderà il 30 di giugno e proseguirà la sua esistenza. Il compromesso cui si è giunti dopo quasi due ore di conciliabolo, a tratti aspro, ha sortito una soluzione che sostanzialmente supera l’impasse costituito dal presunto mancato pagamento degli arretrati che ammonta a poco più di 40 mila euro. Una cifra ragguardevole che verrà corrisposta al comune in 24 rate e di cui se ne assumeranno l’onere sia il sindaco, in misura minore, sia Don Nicola cui spetterà un peso maggiore. Una decisione salomonica che però lastrica il selciato di forti perplessità. Dalla Caritas masticano amaro e ritengono che non vi sia alcun pregresso ma l’andata a Canossa di Don Nicola passa anche attraverso l’accettazione di una condizione che alla fine evita a tante famiglie pesantissime ripercussioni che la chiuisura del centro avrebbe imposto. Il sindaco Mastella
Per Don Nicola si tratta di un buon risultato che non era poi così scontato
Restano però in piedi le criticità di fondo che la Caritas non smentisce nonostante la’ccordo sul centro e Don Nicola De Blasio non esita a riproporle sul tappeto
Segue servizio