“Ritengo opportuno intervenire in merito alla vicenda che riguarda l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari da parte del Gip presso il Tribunale di Benevento, nei confronti di alcune persone indagate per gravi reati commessi nell’ambito della gestione dei centri di accoglienza per migranti. Occorre premettere che la questione è ancora al vaglio della magistratura e che, pertanto, alcun giudizio certo può essere formulato nei confronti dei soggetti coinvolti nell’indagine di che trattasi. In ogni caso, resta il fatto che la gestione dei centri di accoglienza come mero business a discapito di poveri migranti è un fenomeno che deve essere fortemente condannato. Vieppiu’ che, qualora dovessero essere accertate le responsabilità ipotizzate dalla Procura di Benevento, dovremo tutti soffermarci a riflettere sulla superficialità dei controlli sinora svolti da parte degli organi a tanto deputati sia in ordine alla regolarità delle strutture di accoglienza che del servizio espletato dai gestori dei centri. Infine, mi sembra giusto condividere la proposta dell’Arcivescovo di Benevento, con la quale questi ha sollecitato i cittadini a mettere a disposizione degli extracomunitari eventuali immobili sfitti. Ciò, tuttavia, potrebbe essere realizzato sempreche’ sia innanzitutto la Chiesa- stante il suo ruolo- a praticare l’accoglienza dei bisognosi, merce’ la messa a loro disposizione – a titolo gratuito- dei beni immobili in sua disponibilità e senza mai dimenticare che, ancor prima, andrebbe risolta la problematica attinente alla grave emergenza abitativa che riguarda alcuni nostri concittadini, costretti, purtroppo, a vivere in istituti scolastici, peraltro non perfettamente a norma – tanto per usare un eufemismo”.