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Benevento| La Finanza celebra il suo 244esimo Anniversario

Benevento| La Finanza celebra il suo 244esimo Anniversario

22 Giugno 2018 | by Anna Liguori
Benevento| La Finanza celebra il suo 244esimo Anniversario
Attualità
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La Guardia di Finanza di Benevento ha celebrato, presso la Caserma “Romano”, sede del Comando Provinciale, il 244esimo Anniversario della fondazione del Corpo, con una cerimonia sobria ed a carattere strettamente interno, nel segno della “Efficienza ed economicità dell’azione amministrativa”.
E’ stata data lettura del messaggio del presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno speciale del comandante generale della Guardia di Finanza, generale di Corpo d’Armata Giorgio Toschi.
A seguire, il comandante provinciale, colonnello Mario Intelisano, alla presenza di una rappresentanza composta da ufficiali e personale in servizio presso la sede ed i reparti esterni (Tenenza di Montesarchio e Tenenza di Solopaca), nonché dei militari in congedo delle Sezioni Anfi di Benevento ed Amorosi, ha tenuto una breve allocuzione, nel corso della quale ha sottolineato il ruolo centrale del Corpo nel contrasto alle varie forme di illegalità economico-finanziarie che minano il regolare svolgimento della vita economica del Paese.
Ha altresì espresso apprezzamento per l’operato delle Fiamme Gialle sannite ringraziandole per il costante impegno profuso in servizio nel contesto di una realtà che, al pari di altre province della Campania, non è scevra da insidie né da problematiche di carattere operativo.
Infine, ha tenuto ad evidenziare la solennità ed il senso profondo della cerimonia, celebrativa della storia plurisecolare del corpo, che ha visto la progressiva estensione ed evoluzione dei compiti d’istituto.
L’attività svolta a tutela degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali si è concretizzata in 327 interventi mirati, fra verifiche e controlli, svolti nei confronti di imprese e lavoratori autonomi preventivamente selezionati per l’elevato rischio di consistente evasione, desunto dall’analisi degli elementi di interesse ottenuti dalle banche dati in uso al Corpo, dall’attività di intelligence e dal controllo economico del territorio.
Si tratta di soggetti fiscalmente pericolosi, come testimoniato dall’emersione di oltre 60 milioni di euro di materia imponibile sottratta al Fisco, per alcuni dei quali i patrimoni posseduti sono espressione diretta dei gravi reati tributari o economico-finanziari commessi.
Tra i percorsi intrapresi nell’ambito della specifica azione di servizio, particolare significato assume quello che mira a “stanare” gli evasori qualificando e quantificando la sproporzione esistente tra i redditi dichiarati e il patrimonio della persona interessata da procedimenti di prevenzione patrimoniale.
Un percorso vincente perché non ancorato alla ricerca degli indizi di evasione, non sempre agevoli da riscontrare, ma fondato sul rilevamento della contraddizione emergente tra le manifestate disponibilità finanziarie e l’esiguo reddito dichiarato.
I soggetti denunciati a seguito dell’attività svolta sono stati 48, molti dei quali per reati concernenti gli illeciti più insidiosi e pericolosi per la stabilità economico-finanziaria del paese e per la libera concorrenza tra imprese: l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta e l’occultamento di documentazione contabile.
I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei confronti dei responsabili di frodi fiscali ammontano a circa 2 milioni di euro.
Sono stati scoperti 59 soggetti, risultati completamente sconosciuti al fisco (evasori totali), che hanno nascosto all’erario oltre 42 milioni di euro di base imponibile.
I controlli nel settore del sommerso di lavoro hanno riguardato 40 imprese, presso le quali sono state rilevate 202 posizioni di lavoro irregolare, 136 delle quali relative a lavoratori in nero.
Dai 24 interventi eseguiti nel settore delle imposte sulla produzione e sui consumi, sono scaturiti sequestri di prodotti energetici per complessivi 42.514 chilogrammi.
Nella lotta al contrabbando, sono stati effettuati 32 interventi che hanno determinato la rilevazione di tributi evasi per 300.000 euro, la denuncia di 10 persone ed il sequestro di 23 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri.
Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione fiscale, il Corpo riversa notevoli energie è la corruzione, settore nel quale sono stati denunciati, per reati in materia di appalti ed altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, 37 soggetti, di cui 2 in stato di arresto.
Sono state rilevate irregolarità negli appalti per un valore di circa 1.000.000 di euro mentre le condotte corruttive e di peculato sono state quantificate per un valore di oltre 4.000.000 di euro.
L’azione di servizio svolta all’individuazione delle responsabilità amministrative connesse alle inefficienze e sprechi nella gestione delle risorse pubbliche ha permesso di rilevare danni erariali per 9.222.329 euro nonché segnalare 36 soggetti per le connesse ipotesi di responsabilità erariale.
Con riferimento agli specifici comparti di spesa verso i quali è rivolta la complessiva attività a tutela delle uscite del bilancio comunitario, nazionale e locale, sono stati rilevati illeciti per circa 250.000 euro connessi all’indebita percezione d’incentivi alle imprese, mentre l’attenzione riposta verso il settore sanitario e previdenziale ha fatto rilevare illiceità per oltre 4.200.000 euro.
I soggetti denunciati sono stati 10 e le persone verbalizzate per violazioni amministrative sono state, complessivamente, 70.
Settore a rischio è anche quello delle assistenze domiciliari, dei pasti a domicilio, degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio ed altro, cioè di tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza cosiddette “prestazioni sociali agevolate”, spettanti ai cittadini che versano in disagiate condizioni economiche e sociali.
Gli interventi effettuati in tale settore sono stati 120 ed hanno evidenziato irregolarità in circa il 20% dei casi.
Le indagini patrimoniali volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostegno, hanno portato alla confisca (ristabilendo il possesso da parte dello Stato) di beni e valori per 914.423 euro.
Ulteriori beni, per un valore di oltre 1.000.000 di euro, sono stati sequestrati mentre le proposte di sequestro riguardano beni per un valore pari a 13.769.271 di euro.
L’attività svolta a contrasto in materia di reati fallimentari ha permesso l’accertamento di patrimoni distratti per 3.351.365 euro e la denuncia di 12 soggetti.
Nel settore della tutela della proprietà intellettuale sono stati eseguiti 18 interventi che hanno determinato il sequestro di 249.497 unità di prodotti illegali, perché con marchio contraffatto, piratati o non sicuri, e la denuncia di 12 persone.
Particolarmente significativi, tra gli interventi effettuati nell’ambito dell’azione a contrasto dei traffici illeciti, sono i risultati ottenuti nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti, con la denuncia di 59 soggetti, di cui 13 tratti in arresto, il sequestro di oltre 2,5 chilogrammi di droga e la segnalazione all’autorità competente di altri 56 soggetti per detenzione di sostanza stupefacente finalizzata al consumo personale.

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