Riceviamo e pubblichiamo:
Lunedì 11 giugno il Sindaco Pepe e la sua compagine hanno presentato e approvato, con la nostra opposizione, il bilancio consuntivo 2017. Un bilancio sicuramente fallimentare. Infatti, al di là di qualsiasi tecnicismo e formalismo contabili, che poco interessano ai cittadini, emerge una situazione molto pericolosa dal punto di vista dell’indebitamento dell’Ente. Dal documento amministrativo risulta che il Comune di San Giorgio del Sannio ha pagato alla banca che fa da tesoriere 90.000 (novantamila) Euro di interessi passivi a causa di anticipazione di cassa. Si tratta di una cifra enorme, a cui la precedente Amministrazione Ricci non si è mai neanche lontanamente avvicinata negli anni precedenti. Anzi, probabilmente l’Amministrazione Ricci non è arrivata a pagare una tale somma di interessi passivi al tesoriere neanche sommando tutti i 5 anni del suo mandato. Non servono altre parole, soprattutto sono inutili e ridicole le strane ed incomprensibili scuse che l’Amministrazione Pepe sta fornendo per giustificare questo disastro finanziario. Un indebitamento così forte è il segnale più chiaro di una Amministrazione inadeguata. La gestione di un Ente Pubblico, territoriale o no, oggi deve essere molto simile a quella di un’azienda e come tutti sanno (eccetto Uno!! Indovinate chi?…) una forte esposizione bancaria, con la conseguenza appunto del macigno degli interessi passivi, può essere l’inizio della fine. Non è una bella prospettiva per la nostra San Giorgio, ma i fatti non inducono certo all’ottimismo. Invitiamo tutti i Sangiorgesi a verificare la veridicità di queste affermazioni controllando il sito stesso del Comune. Abbiamo denunciato più volte come il Sindaco Pepe stesse destabilizzando le casse comunali e questa enorme somma di interessi passivi pagata in un solo anno fornisce la prova più incontestabile che le nostre preoccupazioni sono purtroppo fondate. Temiamo che la situazione debitoria del Comune, tra anticipazione di tesoreria e somme vincolate, sia ulteriormente peggiorata dal 31 dicembre 2017 ad oggi e sia ormai completamente fuori controllo.
Una parola di chiarezza è opportuna anche a proposito di ciò che sta accadendo proprio in queste ore con le tariffe TARI che l’Amministrazione sta recapitando nelle case di tutti noi. Tutte le famiglie, i commercianti, gli imprenditori, i liberi professionisti sono alle prese con cifre da capogiro. Anche qui, come al solito, le giustificazioni e le scuse fornite dall’Amministrazione, con l’immancabile inutile manifesto, non corrispondono al vero! Il Sindaco tira in ballo una sentenza del Consiglio di Stato del 30 giugno 2017 che, approvando l’operato della Provincia, ritocca le tariffe SAMTE, ma si guarda bene dallo spiegare che questo aumento ha una piccola incidenza sul costo complessivo a carico dei Cittadini e comunque è tale da non giustificare assolutamente il vergognoso salasso che Egli ha allegramente propinato ai Sangiorgesi. Tanto è vero ciò, che nonostante la richiamata sentenza, nessun Comune della Provincia ha aumentato le tariffe TARI 2018 ed alcuni le hanno addirittura ridotte!!! Solo il Sindaco Pepe ha realizzato il capolavoro di un aumento vertiginoso, addirittura feroce! E non a caso usiamo questo aggettivo un po’ “truculento”. Riteniamo infatti opportuno ed onesto da parte nostra invitare tutti a confrontare le tariffe che stanno arrivando in questi giorni con le ultime dell’Amministrazione Ricci del maggio 2015 e del maggio 2016. Consigliamo, però, a tutti di sedersi prima di questa verifica perché le differenze sono tali, appunto feroci, che non sono adatte ai deboli di spirito! La nostra valutazione è che tutti soffriranno a causa di questa stangata, autentico attentato al portafogli di ciascuno di noi; tuttavia riteniamo che soprattutto i commercianti e gli imprenditori in genere se la vedranno nera. Essi infatti sono colpiti due volte: la prima dall’altissima tassazione già dannosa di per sé; la seconda perché un’altissima tassazione sottrae risorse a tutti e quindi tutti avranno meno soldi da destinare ai consumi. Ecco perché noi nel passato facevamo di tutto per far pagare meno tasse possibili, per permettere alle famiglie di avere più soldi da destinare ai consumi. Ma queste dinamiche economiche, che possono determinare o meno il progresso di una comunità, sono evidentemente del tutto estranee al Sindaco Pepe, tutto preso com’è da attività “presenzialista” di ogni genere, tanto intensa quanto effimera ed inutile nel concreto.
In questi giorni è scaduto il secondo anno di Amministrazione Pepe. La propaganda, le facili promesse, i paroloni della campagna elettorale che carpirono tanta buona fede si sono sciolti come neve al sole. La realtà di oggi è una Comunità Cittadina ormai rassegnata, che sembra non avere prospettiva di futuro. È come se il Sindaco Pepe avesse avvolto San Giorgio in una nuvola di ignavia e indifferenza. Di una cosa, però, ad onor del vero, dobbiamo dare atto al Sindaco Pepe: che in occasione di questo secondo anniversario ci ha risparmiato il solito, ennesimo, inutile, roboante, noioso ma costoso manifesto celebrativo. In un singulto di sincerità anch’Egli deve aver pensato che i fallimenti non si celebrano, molto meglio lasciarli trascorrere nel silenzio…