La sentenza di ieri del Consiglio di Stato che blocca il procedimento di formazione del biodigestore a Sassinoro apre scenari inediti nella contrapposizione fra territorio sannita e regione Campania. La sospensione cautelativa proposta dal Comune di Sassinoro e dalla Comunità Montana dell’Alto Tammaro Titerno segna un punto di partenza che potrebbe modificare i rapporti di forza tra Napoli e le comunità dell’estremo nord beneventano, rappresenta un nuovo capitolo nell’econiomia delle relazioni tra il capoluogo e le sue appendici più lontane, le cui esigenze e le relative problematiche risultano spesso incomprensibili a Santa Lucia. Nei commenti che si sono succeduti il fil rouge che li unisce tutti è la parola untà. Le reazioni dei protagonisti. Il Sindaco di Sassinoro, Pasqualino Cusano, ed il Presidente della Comunità Montana Titerno/Alto Tammaro, Antonio Di Maria, esprimono tutta la loro soddisfazione. “Attendiamo ora che il Tar Campania nell’udienza già fissata per il prossimo 8 gennaio 2019, dica l’ultima parola sulla procedura con cui la Regione Campania ha autorizzato il contestato progetto del biodigestore. Per Sandra Lonardo quando il territorio è unito e i cittadini e le istituzioni sono sincreticamente coesi si raggiungono risultati importanti. Il deputato dei 5Stelle Maglione è dell’avviso che la sentenza sia un ennesimo schiaffo alla politica arrogante e schizzofrenica del presidente De Luca. Cauto ma soddisfatto il presidente della Provincia Ricci.