Si è svolto in serata un incontro pubblico presso il Centro Sociale di Montefalcone Valfortore su “Stato di avanzamento in Regione dei progetti Strade provinciali 45 e 50”, promosso dal Comitato Civico “Viabilità negata” di Montefalcone, con la partecipazione del Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci e del Consigliere regionale Erasmo Mortaruolo.
Grande affluenza di pubblico, tanto che molti cittadini non hanno trovato posto.
Giovanni Battista Zeppa, presidente del Comitato, ha introdotto i lavori affermando che il Presidente della Provincia Claudio Ricci si era assunto nei mesi scorsi un impegno di onore con la popolazione di Montefalcone Valfortore per interventi concreti a favore della riqualificazione della viabilità provinciale a servizio del territorio locale: tale impegno, ha dichiarato Zeppa, è stato onorato con la presentazione da parte della Provincia di progetti di intervento per le strade provinciali locali presso la piattaforma virtuale della Regione Campania per la “manifestazione di interesse” ai progetti coerenti con il Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020. Dunque, ora l’impegno d’onore, ha concluso Zeppa, viene trasferito nelle mani della Regione e personalmente in quelle del Consigliere regionale Erasmo Mortaruolo per concretizzare l’impegno profuso in questi mesi ottenendo il finanziamento dei progetti esecutivi per le Strade provinciali n. 45 e n. 50.
Giuliano Lucarelli, per il Comitato, ha fatto una cronistoria delle iniziative assunte dal Comitato a partire dallo scorso mese di gennaio per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema costituito dalle formidabili criticità presenti sulle strade provinciali. Lucarelli ha ricordato gli incontri istituzionali nelle sedi della Prefettura e della Provincia e la stessa”marcia su Benevento” per sollecitare interventi concreti per la rinascita delle infrastrutture stradali.
Claudio Ricci, prendendo la parola, ha dichiarato che le Istituzioni debbono essere a servizio dei cittadini, ma questa che sembra una affermazione ovvia, spesso si scontra con una realtà fatta di vincoli, lacciuoli, ostacoli di varia natura, miopie ed altro. “L’incontro con il Comitato e con i cittadini di Montefalcone”, ha continuato Ricci, è stato … dialettico, ma alla fine ho sposato la causa di questo piccolo centro del Fortore soprattutto per merito del parroco, di don Annibale, che in questa lotta del Comitato ci ha messo la propria faccia venendo in strada a manifestare il proprio democratico dissenso per una situazione di fatto assai difficile. Ebbene, io mi sono impegnato perché don Annibale ha mostrato di voler fare più del suo dovere per i suoi concittadini: allo stesso modo, io non potevo mettere in discussione quello in cui io stesso ho sempre creduto. Io ho sempre sacrificato tutto per il mio impegno politico: non potevo restare cieco difronte alla protesta della gente di Montefalcone. Se sono qui non è per ragioni elettorali, anche perché io non credo che in futuro mi candiderò a cariche pubbliche e non penso di dover in futuro venire qui a chiedere voti. Noi stiamo invece costruendo qui un concetto di democrazia, ciascuno per il suo ruolo, e stiamo cercando di dimostrare che le cose possono esser migliorate e che non è vero che tutto è perduto. Io ho valutato oggettivamente la straordinaria gravità della condizione infrastrutturale del Fortore e ho voluto impegnarmi per far sì che fosse aiutato di più chi versa in condizioni di maggiore difficoltà. Ho voluto dare una inversione di tendenza presentando progetti per 12 milioni di Euro per le strade a servizio di questo Comune di Montefalcone, sebbene questo centro non sia affatto il più popoloso del Sannio. Ma non potevo ripetere gli errori pluridecennali che si sono consumati su questo territorio. Ora, anche la Regione Campania si deve comportare come ho fatto io, cioé come un buon padre di famiglia: questa gente di Montefalcone deve essere aiutata più degli altri perché soffre di più degli altri. Anche le aree interne della Campania”, ha concluso Ricci, “hanno la loro dignità che deve essere tutelata e difesa”.
Erasmo Mortaruolo ha ricordato che impegno prioritario della Regione in questi tre anni è stato quello di velocizzare la spesa per investimenti pubblici ed ora è la volta per le strade. “La Provincia di Benevento”, ha detto Mortaruolo, “è stata assai diligente e brava nel presentare progetti esecutivi in tempi rapidi ed utili ed ha chiuso un parco progetti per 82 milioni di Euro ed ha firmato 42 Protocolli di intesa con i Comuni e Comunità Montane per riammagliare gli interventi sulle strade provinciali. Attraverso questo strumento della delibera della Giunta regionale della manifestazioni di interesse si possono oggi verificare in concreto la capacità stessa della Regione di intervenire a favore delle aree interne. Il principio di sussidiareità è quello che meglio può realizzare interventi concreti a favore del territorio chiamando i territori e gli enti istituzionali ad un lavoro serio per il superamento delle difficoltà locali. Occorre ora affermare la premialità per questi progetti e questa premialità deve essere rivolta al Fortore ed alle SSPP n. 45 e 50 a servizio di Montefalcone a ragione delle oggettive difficoltà locali. D’altra parte io penso che tutti i progetti presentati della Provincia possano e debbano essere accolti dalla Regione. Il Consigliere ha quindi concluso con una citazione: “Non si può dividere in parti uguali per i diseguali”: come diceva Don Milani. Io posso garantire la massima trasparenza e la massima dedizione nel seguire l’iter per il finanziamento di questi Progetti.
Ha quindi preso la parola don Annibale che ha voluto dare atto alla provincia di aver seguito doverosamente le istanze della gente di Montefalcone ed ha auspicato particolare attenzione al problema da parte della Regione.