“Parole, parole, parole” cantava Mina nel ’72 lasciando intendere che alle volte le parole possano essere inutili. Eppure non sono mai vacue. “Mina si sbagliava: le parole sono importanti” ha spiegato lo scrittore Diego Mecenero, in occasione del progetto lettura – “L’incontro con l’autore”, con gli alunni delle classi IV-V della primaria e I e II della Scuola Secondaria di 1°grado, dell’ IC “R. Levi A Montalcini” S. Giorgio del Sannio, guidato dalla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Anna Polito.
Ma l’incontro con l’autore è soltanto una delle molteplici iniziative che il Progetto Lettura, inserito nel Piano dell’offerta Formativa dell’IC, a cura della prof.ssa Tatiana Ferragamo per la Scuola Secondaria di 1° grado e della docente Antonella Polese per la Scuola Primaria, con la collaborazione delle docenti di italiano coinvolte nel progetto, ha attivato nel corso dell’anno scolastico, coinvolgendo tutti gli alunni della scuola e offrendo a ciascuna fascia d’età un itinerario diverso per far amare la lettura e farla vivere come un momento privilegiato del proprio percorso di crescita e d’apprendimento. Ascolto e drammatizzazione per i più piccoli, animazione della lettura, laboratori creativi costruzione di libri per i primi anni di scuola primaria, incontro con autori, fruizione della biblioteca, per i più grandi.
Diego Mecenero è un autore, redattore e giornalista che incontra circa settemila studenti all’anno in giro per l’Italia per parlare del bullismo nel suo famoso libro “Lo SmontaBulli”.
Premette che di solito siano l’avvocato, lo psicologo, il sociologo o il poliziotto postale a discutere di questo tema così delicato. Tutti con prospettive diverse, mirate a coglierne un aspetto in particolare, come le coordinate legislative o le cause e le conseguenze emotive. Lui invece, che di professione fa lo scrittore, sceglie di affrontare l’argomento soffermandosi sulle parole e – come si diceva – sulla loro importanza- “La parola del resto”, sottolinea Mecenero, è l’unica forma d’arte che oltre a emozionare regala l’opportunità alle persone di riflettere, meditare e magari migliorarsi”. “Il potere della parola è un potere da supereroi” afferma lo scrittore.
Per questo la prima informazione trasmessa ai presenti è l’etimologia della parola bullismo che contiene in sé il termine inglese “bull”, ossia “toro”. “Quello stesso animale solitamente disegnato con un grosso torace pieno d’aria, “terribilmente vicino al cuore- aggiunge Mecenero,-che si infervora e sbuffa dalle narici. Una scelta metaforica non casuale se si considera che il bullo, esattamente come il toro, è solito darsi delle arie e agire trasportato da irruenti emozioni. Stati d’animo spiacevoli che non sa esprimere e a cui non sa dare un nome. Così il bullo cessa di essere padrone di se stesso”.
Purtroppo “un’emozione senza nome resta un fantasma senza volto”, aggiunge lo scrittore.
Diego parla in piedi, accompagnando il discorso con una gestualità vivace, battute simpatiche. Non annoia, non stanca, non cade nella retorica e analizza il fenomeno del bullismo mettendone in evidenza alcuni aspetti in particolare per riconoscerne i casi. Purtroppo “il bullismo fa appassire la vittima come un fiore, gli toglie la voglia di vivere e di affrontare la quotidianità della scuola e delle esperienze con i coetanei” spiega Mecenero.
L’invito più prezioso e forte lanciato ai ragazzi dallo scrittore è stato quello di parlare. Parlare, raccontare, denunciare senza timore i propri mali, le proprie difficoltà, i soprusi e le ingiustizie subite.
Sorprendente esito positivo ha riscosso il primo appuntamento del Progetto “Incontro con l’autore” tra gli oltre 300 alunni che hanno ascoltato con estremo interesse le parole dello scrittore e hanno sollecitato l’Autore con un alto numero di domande, estasiandosi per la varietà e l’originalità degli spunti di riflessione offerti.
La Dirigente Scolastica dell’Istituto dichiara:
“L’incontro con l’autore va pensato come momento significativo di un percorso di educazione alla lettura che consente ai giovani e agli adulti di entrare più in profondità nei libri e nelle storie, “tra le righe” appunto! Scoprire poi che dietro ogni libro c’è uno scrittore “in carne e ossa” con un pensiero, un progetto, una conoscenza e una personale opinione del mondo, è un momento sempre fonte di emozioni e spunti di riflessione per i ragazzi.
Il tema dell’incontro è il bullismo e le sue forme, ancora una volta la scuola intende partire dalla pagina scritta per stimolare confronti, chiarimenti e approfondimenti sino a giungere alla viva testimonianza dell’autore stesso che pare dirci tra le righe “ciascuno di noi, di voi, ha diritto a sentirsi compreso, accolto, difeso e solo se impareremo a stare davvero insieme, avremo ancora l’opportunità di cambiare il mondo”.
L’incontro si è concluso con un lungo e caloroso applauso e con l’“assalto” degli alunni allo scrittore per ricevere un suo autografo in ricordo di una mattinata con l’autore.