Gli sbalzi termici, il caldo che supera le temperature attese in primavera e poi la repentina discesa della colonnina di mercurio, influiscono negativamente sulla vita delle api che restano negli alveari e dimezzano la produzione di miele. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, che punta il dito proprio sugli effetti climatici, le tempeste e poi il caldo eccessivo ostacolano il lavoro delle api in occasione delle principali fioriture, il maltempo ha compromesso molte fioriture e le api non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. La sofferenza delle api è un indicatore dei cambiamenti climatici a cui bisogna prestare attenzione, sottolinea Coldiretti. La conseguenza è un balzo dell’import del miele: oltre 23 milioni di chili nel 2017, 3 milioni di chili in arrivo dalla Cina ai vertici per l’insicurezza alimentare, segnala Coldiretti.
In Campania, Benevento e Avellino si attestano ad un buon livello per quanto riguarda la produzione di miele, sono infatti molte le aziende sannite e irpine che producono miele di alta qualità dal “Millefiori” Miele di acacia,castagno. Aziende che vanno comunque sostenute con progetti dedicati come afferma il Presidente Coldiretti Campania Gennarino Masiello.
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