Seminario si, Seminario no. E’ il dilemma che attraversa la Diocesi di Benevento. Tertium non datur? Non è proprio così. Certo diventa sempre più complicato gestire l’ingente patrimonio mobile ed immobile della Curia; le spese, a fronte di oneri sempre più gravosi, diventano di giorno in giorno più insostenibili. L’istituzione del Seminario a Benevento potrebbe davvero essere al capolinea. All’assemblea diocesana riunita a Viale degli Atlantici è stato posto all’attenzione lo stato dell’arte delle entrate e delle uscite che ha generato dubbi e incertezze, in riferimento al mantenimento dello status quo. Le entrate non sono più in pareggio nei conti interni della Diocesi, cosa che garantiva fino ad un decennio fa la possibilità di far quadrare i conti. Ora non più e questo impone tutta una serie di riflessioni. Si tratta di numeri in ribasso. Dalla struttura del seminario vecchio arrivano introiti dimezzati, ancora peggio per quanto riguarda il De La Salle e questo obbliga l’Economato diocesano a sorreggere le spese dei vari settori, Seminario in primis; che costa alla Chiesa beneventana una cifra pari a 300mila euro all’anno. Lasciare il Seminario li dove è ora vorrebbe significare assorbire quasi per intero le risorse complessive e tutto questo a fronte di un numero esiguo di seminaristi. Qualcosa di non più sostenibile e allora va da se che a Piazza Orsini si sta ragionando su come affrontare il problema. Al Vescovo Accrocca si pone innanzi il non facile compito di dover decidere come agire. Una ipotesi è quella di dirottare i 7 seminaristi a Napoli, cosa che pur prevede esborso di denaro ma di entità molto minore. Un’altra è quella di mantenere a Benevento, ma in una struttura diversa, il Seminario e quindi preservare la tardizione. Sulla base di questa prospettiva l’assemblea consultiva ha votato a maggioranza per il si al Seminario a Benevento. Ora la palla passa al Vescovo che dovrà decidere, extrema ratio; e non sarà una decisione semplice. In ballo ci sarebbero anche posti di lavoro, senza contare il prestigio che di certo ne uscirebbe intaccato.
