È in programma questa mattina, a Bibbiena, in provincia di Arezzo, la cerimonia di premiazione del concorso nazionale «Carmen Romano», l’iniziativa promossa dal comune di Amorosi nell’ambito del congresso nazionale dei mini sindaci dei parchi d’Italia della rete «Coloriamo il nostro futuro» e dedicata alla memoria della studentessa amorosina scomparsa nel 2009 durante il sisma dell’Aquila. «Fragilità e i rischi nelle aree di parco» questo il filo conduttore dell’edizione 2018. Alla scuola vincitrice sarà assegnata una borsa di studio del valore di 500 euro. Nei giorni scorsi ad Amorosi, presso Palazzo Maturi, si è tenuta invece la premiazione delle sezioni individuali del concorso. Per le 2 sezioni dedicate alle scuole elementari premi, rispettivamente da 200 e 400 euro, per Marco Malatesta di Telese Terme e Vincenza Guida di Puglianello. Per le 2 categorie riservate agli studenti delle scuole medie , invece, riconoscimenti ancora una volta per 2 giovanissimi della cittadina termale, Carlotta Tommaselli e Saidi Nasser Edine. Per loro borse di studio del valore di 300 e 600 euro. «Il ricordo di Carmen Romano può e deve continuare a vivere attraverso l’attività culturale della nostra comunità, dei nostri ragazzi – le parole del sindaco di Amorosi Giuseppe Di Cerbo in trasferta a Bibbiena con i consiglieri comunali Antonio Iatomasi e Mariapina Maturo-. Il ricordo di Carmen Romano può e deve guidare, oggi più che mai, la nostra attività amministrativa, le nostre politiche in materia di cultura e formazione. Lo dobbiamo a Carmen, lo dobbiamo a tutti coloro che persero drammaticamente la vita nel sisma dell’aprile del 2009 in Abruzzo, donne, uomini, bambini. Rilanciamo il nostro impegno a sostegno delle Istuzioni scolastiche, soprattutto in termini di sicurezza e, naturalmente, degli eventi a carattere culturale nella nostra Amorosi e di tutto il comprensorio telesino. Il giusto riconoscimento al talento e all’impegno dei ragazzi di tutta la penisola, in ricordo di chi ha lasciato una traccia indelebile di passione e conoscenza».