Dopo la drammatica riunione a Palazzo Mosti nella quale Mastella sconfessò l’Atto Aziendale del Rummo e attaccò a fondo sulla politica sanitaria regionale ergendosi a paladino degli interessi del Sannio, a suo avviso lesi dalle strategie di De Luca, torna a parlare il direttore generale del Rummo Pizzuti che ribadisce la bontà del piano ospedaliero.
“Il presidio del S. Alfonso Maria dei Liguori di S. Agata de’ Goti è attualmente un ospedale con costi pari a circa 14 milioni di euro e ricavi di circa 10 milioni l’anno, con un deficit costante da anni di circa 4 milioni l’anno: per tale motivo era destinato a chiudere”. La Regione ha ottenuto un eccezionale risultato mantenendone l’apertura nell’unico modo che ne garantisse la riqualificazione e, quindi, il rilancio quali-quantitativo: l’annessione all’A.O. Rummo e la differenziazione dell’offerta sanitaria attraverso l’istituzione di un polo oncologico”. “Per ottenere questo risultato, la Regione ha già garantito importanti finanziamenti per più di 30 milioni di euro che consentiranno nel medio termine l’apertura di una medicina nucleare totalmente pubblica, Benevento è l’unica provincia campana che ne è sprovvista, un secondo acceleratore lineare, una RMN, ulteriori due sale operatorie”. Tale impegno, prosegue Pizzuti, verrà sancito nell’ambito di un protocollo di intesa stipulato ad hoc nelle prossime settimane tra l’Azienda e la Regione, che scandirà modi e tempi dell’accesso ai vari finanziamenti previsti sia per l’ammodernamento tecnologico che per l’edilizia sanitaria.Inoltre, per garantire l’inizio del funzionamento delle attività aggiuntive (riabilitazione e lungodegenza), che assicureranno un nuovo servizio per il completamento dei percorsi clinici dell’Azienda e un significativo recupero finanziario, la Regione è in procinto di autorizzare, in anticipazione sulle quote 2019, ulteriori 30 assunzioni. ” E’ ancora una volta da sottolineare lo straordinario risultato raggiunto con il Piano Ospedaliero Regionale, con il mantenimento del numero totale di posti letto già programmati nel 2016 per gli ospedali pubblici della Provincia di Benevento e con la conferma dei 2 DEA di II livello nelle provincie di Benevento e Avellino, risultato che può però essere vanificato dalle polemiche politiche che di fatto rallentano l’avvio delle attività di adeguamento, rischiando di far entrare l’Azienda Ospedaliera in piano di efficientamento”.