Si torna a parlare della discarica comunale di Calvi. In atto accertamenti irripetibili tecnici, da parte del Nucleo Investigativo Ambientale GOS Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali,delegati dalla procura della Repubblica di Benevento. Le indagini sono supportate da operazioni tecniche, mediante la trivellazione del terreno per verificare la presenza di sostanze pericolose, o nocive e la presenza di rifiuti che nel tempo abbiano danneggiato il suolo, sopra e sotto la superficie. La discarica è stata attiva tra il 1987 e il 1992.la vicenda inizia un’anno fa, quando il Corpo Forestale dello Stato (oggi Carabinieri) sequestrò in maniera preventiva l’ ex discarica, contestando al Sindaco Rocco Armando, al direttore dei lavori Archietetto Mario Fusco e al presidente della cooperativa “Campale stabile” Alberico Porcaro, il reato di omessa bonifica. La Polizia Giudiziaria aveva contestato agli indagati tre rilievi: la mancata realizzazione di un pozzo esterno al corpo discarica, l’assenza dei pannelli fotovoltaici, la mancata installazione di torce per la combustione del biogas . Gli avvocati di Fusco e Porcaro chiesero l’annullamento dell’ordinanza di convalida perchè privo di motivazione prendendo posizione sulle tre contestazioni della Polizia Giudiziaria. Siamo sempre all’aprile 2017 quando il Tribunale di Benevento dispone l’annullamento del decreto di sequestro della ex discarica di località Fruscio, la vasta area di 11 mila metri quadrati ritornò nelle disponibilità dei legittimi proprietari, Mario Fusco ed Alberico Porcaro.
Oggi si ritorna a parlarne, le indagini continuano.
