San Modesto al Rione Libertà ha fatto da sfondo alla 166esima Festa della Polizia di Stato. La Polizia per la gente e tra la gente ma in una forma ancora più marcata e solidale come ha tenuto a ribadire il Questore Bellassai, che in un sentito discorso, dall’ambone di piazza, ha parlato della estrema importanza di una Polizia che mostra i muscoli quanto basta, con l’obiettivo di contribuire alla formazione delle coscienze nel segno della legalità e del rispetto della civile convibenza. Bellassai tutt’altro che inclusivo. Ringrazia e loda l’operato sinergico dei carabinieri, cita Puel, e al cospetto della città e di molti sindaci della provincia, rinvigorisce l’opera diuturna delle istituzioni nel non facile contrasto ad una criminalità sempre più minacciosa ma che è ancora possibile circoscrivere anche se i segnali sono molto preoccupanti. Un messaggio chiaro quello del Questore Bellassai: nessun passo indietro neui confronti del crmine ma continuo e strenuo riferimento all’avverbio insieme e al fil rouge della sua gestione: esserci