La eco vasta della distruzione dell’auditorium della Spina Verde. Una ferita lacerante al cuore della città, un vulnus terribile che ora esige che i colèpevoli vengano assicurati alla giustizia e le responsabilità acclarate e messe in evidenza. Inevitabili le polemiche che sono tornate alte fra l’Amministrazione e le associazioni del Rione Libertà, tra Assemblea Popolare e i falchi della giunta che non hanno mai fatto mistero di considerare la presenza di quelle esperienze come abusive nelle proprietà comunali. Tra costoro c’è l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Pasquariello che è particolarmente preciso nella sua disamina
E tuttavia, nella contrapposizione, a volte estrema, nella zona grigia delle incomprensioni finisce poi per annidarsi il germe della ferocia, lo stigma della brutalità. E ci rimette la città. Pasquariello, come il vicesindaco Serluca, ammette che nella circostanza una parte di responsabilità è da ascrivere anche alla spesso farraginosa comunicazione tra politica e burocrazia comunale, un tema non nuovo, ma assicura che Palazzo Mosti non si farà irretire dai vandali e proseguirà sulla strada della riqualificazione
